Un uomo di 84 anni di Pinerolo, in provincia di Torino, ha rischiato il linciaggio perché, secondo alcuni testimoni, avrebbe lanciato la sua cagnolina dal balcone nella serata di ieri, 26 agosto. Kiki, femmina di 15 anni di razza Breton, è morta sul colpo. L'uomo ha negato il gesto dicendo ai carabinieri che l'animale potrebbe essere caduto per una ringhiera rotta.
Uomo accusato di aver ucciso il suo cane, lui nega di averlo lanciato dal terzo piano
I fatti si sono svolti proprio nella giornata internazionale del cane: Adolfo Fenoglio, un uomo di 84 anni, ieri è stato accusato di aver ucciso il suo animale domestico.
Alcuni testimoni hanno raccontato di aver sentito Kiki abbaiare intorno alle dieci di sera. Poco dopo, il cane avrebbe fatto un volo dal terzo piano dell'appartamento che si affaccia in piazza XIII Dicembre. Secondo quanto affermato ai carabinieri, uno dei passanti, mentre era in attesa dell'autobus alla fermata della piazza, avrebbe visto l'anziano afferrare l'animale e lanciarlo in strada. Adolfo Fenoglio è sceso e ha rischiato il linciaggio da parte di alcuni passanti. I presenti che avrebbero assistito alla scena si sarebbero avvicinati a lui e avrebbero iniziato ad insultarlo con l'intenzione di mettergli le mani addosso, prima dell'arrivo dei carabinieri del nucleo radiomobile. L'anziano signore è stato denunciato a piede libero per l'uccisione del suo animale e gli atti sono stati mandati in procura.
La parola dei testimoni è in contrasto con la versione dell'84enne
Da quanto risulterebbe alle forze dell'ordine, altri inquilini dello stabile e diversi presenti avrebbero sostenuto di aver sentito i lamenti strazianti del cane, prima che precipitasse in strada.
L'uomo, di professione attore e doppiatore di film e cartoni animati, si è difeso sostenendo di non aver commesso il reato.
Secondo l'anziano, Kiki sarebbe caduta dal balcone accidentalmente, a causa di una ringhiera rotta di cui ha fornito una foto a sostegno della sua deposizione. "Non avrei mai potuto farle del male", ha affermato Fenoglio che per il momento dovrà rispondere dell'accusa di aver tolto la vita al suo cane.
I carabinieri stanno valutando le diverse testimonianze per stabilire la dinamica dei fatti
La cagnolina, inoltre, era cieca e quindi avrebbe potuto facilmente precipitare giù senza accorgersi del pericolo dell'altezza. A sua difesa, l'uomo ha deciso di farsi difendere dagli avvocati Wilmer e Manuel Perga per dimostrare di non aver fatto del male alla sua amica di una vita.
Adesso resta agli inquirenti ricostruire con esattezza la dinamica dell'accaduto, per stabilire se si sia trattato di una caduta accidentale o di un gesto volontario da parte dell'84enne.