Un uomo di 45 anni è stato tratto in arresto con l'accusa di possesso e spaccio di sostanze stupefacenti nella giornata di ieri 18 settembre in provincia di Brindisi.
Nella fattispecie, l'uomo viaggiava a bordo di una Lancia Delta sulla superstrada che collega Taranto al capoluogo di provincia adriatico, quando all'altezza dello svincolo per Francavilla Fontana/Villa Castelli ha imboccato un'arteria secondaria dirigendosi su una strada provinciale. Secondo gli inquirenti non è escluso che il conducente della macchina volesse evitare un posto di blocco.
La vettura è stata però immediatamente raggiunta dalle auto della polizia di Stato di Lecce e da quelle della Questura brindisina, che hanno proceduto a un controllo accurato del mezzo.
Il cane ha fiutato la droga nei pannelli interni degli sportelli dell'auto
A questo punto è entrato in azione un cane dell'unità cinofila della polizia di Brindisi: l'animale ha mostrato segnali inconfutabili che avvertivano gli agenti di come all'interno dell'auto ci fosse nascosta qualche sostanza proibita. All'interno dei pannelli interni situati sugli sportelli dell'auto i militari hanno infatti rinvenuto complessivamente 18 panetti del peso di un chilo ciascuno contenenti cocaina purissima: sette si trovavano nel pannello destro, otto in quello sinistro.
Gli agenti, quindi, dopo le formalità di rito hanno condotto in Questura il 45enne che è stato portato in carcere.
A seguito di una perquisizione personale effettuata nei confronti dell'indagato la polizia ha trovato anche denaro per una cifra complessiva di 500 euro, divisa in 50 banconote di vario taglio. La sostanza stupefacente, una volta tagliata e smerciata sul mercato, avrebbe fruttato non meno di due milioni di euro.
Indagini ancora in corso
Gli inquirenti adesso stanno indagando sulla rete di complici che si nasconderebbe dietro a quello che è il secondo maggior sequestro di droga avvenuto negli ultimi anni in provincia di Brindisi.
Nell'agosto del 2015, i carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana procedettero al ritrovamento di 40 chili di cocaina in un doppio fondo ricavato nel bagagliaio di un'auto.
Nella vettura c'era una coppia residente a Oria che proveniva dall'Olanda. Da lì scaturì un'altra delicata inchiesta, che diverso tempo dopo portò a una serie di arresti.
Non è escluso che nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni, possano conoscersi ulteriori dettagli sul sequestro effettuato in provincia nel brindisino nella giornata del 18 settembre. Sulla vicenda si attendono ulteriori riscontri da parte degli investigatori. La notizia è stata riportata dai maggiori quotidiani locali.