Il filantropo e fondatore di Microsoft, Bill Gates, nelle scorse ore ha rilasciato un'intervista al quotidiano La Stampa, durante la quale ha affermato che, a suo parere, la pandemia provocata dal Coronavirus "finirà soltanto nel 2022". Il professionista, fondatore della Gates Foundation, ritiene che il prossimo autunno il numero dei morti a causa della malattia Covid-19 potrebbe aumentare in tutto il mondo, anche negli Stati Uniti. Gates ha poi lanciato anche un messaggio positivo, affermando che ci sono due o tre vaccini promettenti e per questo si aspetta che entro la fine dell'anno, o al massimo all'inizio del 2021, le autorità diano l'autorizzazione al loro uso.

Bill Gates: 'Stati Uniti contraddittori sui vaccini'

Durante l'intervista con i giornalisti del noto quotidiano italiano, Gates ha detto che gli Usa hanno un atteggiamento contraddittorio per quanto riguarda la questione vaccini. Il filantropo ha ricordato che, in termini di ricerca, il suo paese ha dato più di tutti gli altri ma ancora non si è mosso per la produzione di una cura. Il miliardario, a tal proposito, spera che le autorità politiche prendano a cuore la questione e diano l'autorizzazione alla produzione di un vaccino utile contro il Sars-CoV-2. Gates ha poi attaccato il presidente Donald Trump, affermando che la scelta di non collaborare più con l'Oms sia stato un errore. Il fondatore della Bill e Melinda Gates Foundation ha definito incresciose alcune dichiarazioni di Trump, le quali avrebbero fatto "percepire una certa contrarietà sulla riuscita della sperimentazione dei vaccini".

Secondo il miliardario gli Usa, quando la pandemia sarà finita, dovranno fare esami molto approfonditi per prepararsi alla prossima pandemia.

Oltre 29 milioni di infetti nel mondo

Mentre le case farmaceutiche e gli scienziati stanno lavorando per la ricerca di una cura utile contro la malattia Covid-19, la pandemia continua a mietere vittime e contagi in tutto il mondo.

Al 15 settembre, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Johns Hopkins University, sono 29.298.349 le persone che hanno contratto l'infezione provocata dal Sars-CoV-2. Gli Stati Uniti sono la nazione più colpita, lì dove da inizio pandemia si contano 6.554.821 persone malate. In totale, sempre dall'inizio dell'emergenza sanitaria, sono 928.563 i pazienti deceduti a causa del coronavirus.

La situazione viene costantemente monitorata dalle autorità sanitarie internazionali e dai governi, che continuano a sensibilizzare i cittadini sul corretto uso dei dispositivi di protezione individuale e sulle misure da adottare in materia di distanziamento sociale.