In Sardegna i contagi da Covid-19 sono in costante aumento, raggiungendo numeri che neanche durante il lockdown di marzo e aprile si erano mai registrati. Domenica 27 settembre si sono registrati 139 nuovi casi in 24 ore: il numero più alto da inizio pandemia nell'isola. Situazione ben diversa, dunque, rispetto a quella che si viveva tra maggio e giugno, quando la Sardegna poteva essere considerata una regione Covid-free visti i bassi numeri del contagio. Alcuni piccoli paesi sardi negli ultimi giorni hanno conteggiato un importante aumento dei positivi, cosa che ha spinto i sindaci a emanare dei mini-lockdown.

Ad Aidomaggiore serrata totale: si esce con l'autocertificazione

Aidomaggiore, un paesino di 430 abitanti situato nella provincia di Oristano, è alle prese con un lockdown molto simile a quello che tutta Italia ha avuto a marzo e aprile. La decisione della serrata totale (che andrà avanti sino a domani, 2 ottobre) è stata presa dal vicesindaco Maria Lourdes Pala dopo che anche il sindaco Mariano Salaris è risultato positivo al Covid. Il totale dei contagiati conta, al momento, 10 unità, numero molto alto se si considerano i pochi abitanti. Per questo nel paese si può uscire solo per comprovati motivi di necessità e sono state chiuse tutte le attività commerciali che non vendono beni essenziali.

Gli spostamenti dovranno essere giustificati con l'autocertificazione, scaricabile dal sito del comune.

Situazione analoga ad Orune. Nel paese in provincia di Nuoro, che conta 2.300 abitanti, i positivi sono almeno 109 e sono stati effettuati i test a tutta la popolazione. Il Comune ha optato per un semi-lockdown invitando i cittadini a uscire solo per necessità e stabilendo la chiusura di bar, ristoranti e di tutte le attività commerciali.

Anche l'apertura della scuola è stata rinviata al prossimo 5 di ottobre.

Anche a Seui tamponi per tutta la popolazione

Anche gli abitanti di Seui, nel Sud Sardegna, stanno affrontando una situazione delicata. Nel paesino di 1250 abitanti i positivi sono al momento 26. Per questo il primo cittadino Marcello Cannas ha optato per la chiusura totale di scuole e attività non essenziali fino al prossimo 4 di ottobre.

Decisione "dolorosa ma necessaria", ha commentato il sindaco. Tutta la popolazione verrà sottoposta ai tamponi nel corso di oggi, giovedì primo ottobre.

Infine, sempre in provincia di Nuoro, è Gavoi che deve fare i conti con una impennata di casi. Qui, al momento, i positivi sono 27 su un totale di 2500 abitanti. Come gli altri sindaci, anche il primo cittadino Giovanni Cugusi ha deciso di optare per una serrata totale fino al 4 ottobre: chiuse le attività commerciali, i bar, i ristoranti, le scuole e le palestre. Inoltre è entrato in vigore anche l'obbligo di indossare le mascherine 24 ore su 24, anche se ci si trova all'aperto.