I contagi da Covid-19 in Italia continuano a salire e per questo il governo Conte starebbe pensando a delle nuove misure per cercare di arginare la diffusione del virus. Nel bollettino giornaliero di ieri, venerdì 23 ottobre, i nuovi casi hanno superato le 19 mila unità mentre le terapie intensive al momento occupate da pazienti Covid sono tornate sopra quota mille. L'Istituto Superiore di Sanità, nelle scorse ore, ha fatto sapere che l'indice di contagiosità è a quota 1,50, cosa che ha messo in difficoltà numerosi presidi sanitari locali e ha di fatto reso quasi impossibile il lavoro di tracciamento delle catene di contatti di tutti i positivi.

Per cercare di arginare l'aumento dei contagi, il governo sarebbe pronto già nelle prossime ore ad approvare un nuovo dpcm che potrebbe contenere un coprifuoco nazionale.

L'ala più intransigente del governo spinge per un coprifuoco dalle ore 18

Tra le misure che potrebbero essere prese vi è l'ipotesi di un coprifuoco su tutto il territorio nazionale a partire dalle ore 18:00. Se questa opzione fosse tramutata in legge, bar e ristoranti dovrebbero abbassare la saracinesca entro questo orario saltando di fatto il momento dell'aperitivo, finito sotto accusa nei giorni scorsi da alcuni scienziati. Nonostante questo, però, nel governo non sembra esserci ancora un accordo: secondo quanto scrive Fanpage, una parte di ministri vorrebbe far scattare il coprifuoco a partire dalle ore 23:00 e 24:00, in modo da permettere al settore della ristorazione (tra i più colpiti dall'emergenza) di poter lavorare per più ore al giorno.

Alla fine potrebbe essere trovato un compromesso, con una chiusura dalle ore 21:00 o 22:00. Tra gli osservati speciali, oltre che i locali, vi sono le palestre e le piscine, ma anche le sale giochi e i centri commerciali.

La ministra De Micheli esclude un nuovo lockdown nazionale

Nel nuovo dpcm si starebbe valutando anche se mantenere o meno la presenza del pubblico agli eventi.

Probabile anche una stretta sui trasporti tra le regioni e le zone che sono considerate maggiormente a rischio. Infine dovrebbe essere previsto anche un ulteriore potenziamento al lavoro in smart working, così come per la didattica a distanza per le scuole superiori.

Nonostante le decisione sulle prossime misure di contenimento non siano ancora state prese, la ministra per le Infrastrutture e per i Trasporti Paola De Micheli ha fatto sapere che, al momento, l'ipotesi di un nuovo lockdown generalizzato non è presa in considerazione.

La ministra ha confermato che in queste ore il governo sta pensando a misure severe perché "il numero dei contagi è preoccupante", ma anche rassicurato che tali misure non saranno paragonabili a quelle prese a marzo e ad aprile.