La morte di Diego Armando maradona, oltre al cordoglio di tutto il mondo, non poteva che provocare anche polemiche. In Italia, il primo a far discutere è stato il giornalista Giampiero Mughini che ha parlato di un Maradona “sfatto e frantumato” nei suoi ultimi anni di vita. Poi, è il turno di Giuseppe Cruciani e David Parenzo, conduttori del programma radiofonico di Radio24, La Zanzara. Durante la diretta del 25 novembre, Cruciani attribuisce al collega la frase “non si può piangere un cocainomane”, riferita naturalmente a Maradona. Parenzo nega di aver detto una cosa del genere, ma chiede comunque multe per i napoletani che si sono assembrati per celebrare il lutto, violando le norme anti-coronavirus vigenti attualmente in Campania, zona rossa.

Cruciani a La Zanzara: ‘Covid meno grave della morte di Maradona’

La notizia della morte di Diego Armando Maradona, avvenuta nel pomeriggio di mercoledì 25 novembre, occupa le prime pagine e le scalette di tutti i mass media mondiali. Tra quelli italiani, anche La Zanzara si occupa della questione. Il conduttore Giuseppe Cruciani introduce la puntata affermando che la pandemia di coronavirus oggi venga considerata improvvisamente “meno grave” della morte del calciatore argentino. Di contro, l’altro conduttore del programma satirico di Radio24, David Parenzo, sottolinea come nella giornata appena trascorsa ci siano state anche “altre notizie”.

Parenzo su Maradona: ‘Perché emozionarsi per morte di singola persona’

Poi la discussione si fa più accesa e le dichiarazioni sulla fine di Maradona più pesanti. “Ma dai, ma non ce ne frega un c...”, dice Cruciani rivelando che, pochi minuti prima, Parenzo avrebbe affermato che non ci sarebbe “bisogno di emozionarsi così tanto per la morte di una singola persona”, considerato il fatto che, a causa del coronavirus, ne muoiono già centinaia ogni giorno.

Ma non solo, perché secondo Giuseppe Cruciani, il collega avrebbe anche proferito le seguenti parole: “Non si può piangere un cocainomane”. David Parenzo nega allora con decisione: “Non l’ho mai detto”. Subito dopo, però, aggiunge di averlo definito “poverino”, un “eroe nazionale”, ma di avere anche ricordato che “fosse un noto cocainomane, non lo dico certo io”.

Cruciani: ‘A Napoli non gliene frega niente della pandemia’

Cruciani allora lo accusa di essere retorico e sposta l’attenzione sul fatto che a Napoli migliaia di persone si siano radunate “vicino al murales” di Maradona. A questo proposito, chiede a Parenzo se secondo lui verranno multati tutti quei napoletani che hanno violato il divieto di assembramento, uscendo dalle loro abitazioni nonostante la Campania sia una zona rossa. “Certo che devono farle”, è la replica secca del giornalista di La7. Insomma, conclude Cruciani con un’altra provocazione, “A Napoli non gliene frega un c… della pandemia”.