"Che confusione!!". L'espressione d'esordio di Matteo Bassetti in un post apparso sui suoi profili social la dice lunga su quello che è il pensiero dell'infettivologo sulle situazioni venutasi a creare attorno al problema Coronavirus. L'infettivologo del San Martino di Genova ha prodotto un pensiero in cui manifesta perplessità rispetto a quelle che saranno le nuove norme messe in campo come strategia di contenimento all'indomani del giorno dell'Epifania. Le circostanze che, a suo avviso, si stanno creando sono tali da fargli dire che ci saranno "tempi bui per la sanità italiana".

A ciò si aggiunge la preoccupazione per quella che, almeno a suo avviso, è la "lentezza della campagna vaccinale". Prevede che "la terza ondata sarà durissima".

Covid, Bassetti critico su nuove e ultime disposizioni

Matteo Bassetti fa riferimento a quella che è stata l'evoluzione delle misure messe in campo per frenare la diffusione del contagio da coronavirus. Dal 24 dicembre al 6 gennaio il paese è stato zona rossa nazionale, con l'eccezione dei giorni 28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio. Il 7 e l'8 sarà giallo, il 9 ed il 10 sarà arancione. Dall'11, invece, si tornerà alla divisione per fascia di ciascuna regione, basate sull'evoluzione epidemiologica e sulle conseguenti ordinanze del Ministero della salute.

"Non è - ha quasi ironizzato l'infettivologo - la lotteria dei colori. È il modo di affrontare l'epidemia dell'Italia".

Coronavirus, Bassetti preoccupato da terza ondata e ritmo vaccinazione

Bassetti ha sottolineato come, in precedenza, si fosse arrivati a un metodo scientifico che determinava le restrizioni in base alle cifre relative a contagi e ricoveri.

"Era - ha ricordato - un sistema migliorabile e semplificabile, ma almeno seguiva principi di evidenza e di logica".

Bassetti si è detto perciò critico rispetto alle ultime strategia. "Con tutta questa confusione e poca programmazione fatta con metodo, prevedo tempi bui per la sanità italiana".

All'orizzonte, come è noto, ci sono due grandi sfide.

Da una parte c'è la necessità di fronteggiare quella che molti scienziati definiscono "terza ondata", dall'altra la conduzione della più grande campagna vaccinale della storia dell'umanità.

Bassetti, però, ha espresso un pensiero chiaro. "Unendo anche la lentezza della campagna vaccinale- ha spiegato- se finirà la seconda, terza ondata sarà durissima".