Il Ciclismo italiano piange un'altra delle sue giovani promesse: nel pomeriggio di martedì 23 febbraio, il ragazzo di 17 anni Giuseppe Milone ha perso la vita a causa di un incidente stradale avvenuto durante un allenamento. La giovane promessa, originaria di Barcellona Pozzo di Gotto (in provincia di Messina), correva per il team Nibali, ovvero la squadra creata nel 2015 dal campione messinese con l'obiettivo di sostenere il futuro ciclistico nella sua terra.

L'academy dello Squalo già nel 2016 aveva subito un grave lutto, con la morte del 14enne Rosario Costa, anch'esso investito durante un allenamento.

Nella zona dell'incidente erano in corso dei lavori

Il fatto è avvenuto a Gualtieri Sicaminò, un piccolo centro di 1600 abitanti posto nella città metropolitana di Messina. Giuseppe era intento ad allenarsi da solo quando è finito contro un mezzo pesante. Nella zona in cui si è verificato il sinistro erano in corso dei lavori di messa in sicurezza della strada comunale. Subito dopo l'accaduto, sono stati allertati i carabinieri e i vigili del fuoco, intervenuti immediatamente. Tuttavia per Giuseppe non c'è stato nulla da fare. Sono dunque stati effettuati tutti i rilievi del caso, che dovranno accertare l'esatta dinamica di quanto avvenuto.

Il ragazzo, con un passato da cicloturista, aveva ottenuto con la bici da mountain bike il brevetto di Re dell'Etna.

Era riuscito, infatti, a percorrere i 205 chilometri dei sei versanti dell'Etna, per un totale di settemila metri di dislivello in 12 ore e 45 minuti. Giuseppe è stato il ragazzo più giovane a compiere questa impresa: "Sono fiero di avercela fatta", aveva commentato in un'intervista.

Il ricordo del team Nibali: 'Sei stato esempio'

Poche ore dopo l'incidente, il team Nibali ha voluto ricordare il suo giovane corridore: "Ci piace ricordare i suoi sogni, l'intensità dei suoi occhi quando scopriva nuovi luoghi, il suo sorriso ogni volta che saltava in sella. Ci piace pensare che i suoi sogni vivranno nei nostri cuori".

Il team ha poi affermato che Giuseppe è stato un "esempio di coraggio e di vita" per tutti coloro che lo hanno amato e conosciuto.

Come già detto, nel maggio del 2016 un'altra tragedia simile aveva colpito il team Nibali. Nei giorni in cui lo Squalo era impegnato a gareggiare nel Giro d'Italia, era infatti giunta la notizia della morte di Rosario Costa, ragazzo di soli 14 anni al quale Vincenzo era molto legato. Anche in quel caso, la morte era sopraggiunta a causa di uno scontro con un mezzo pesante, dedito alla raccolta dei rifiuti. Lo scontro arrivò durante una sessione di allenamento sulle strade della Litoranea.