Più di 300 studentesse di una scuola della città di Jangebe, nello stato di Zamfara, in Nigeria, sono state rapite da degli uomini armati. Secondo le prime ricostruzioni, degli uomini armati avrebbero assediato la città di Jangebe giovedì notte, sparando alla rinfusa. Si tratta - scrive il Wall Street Journal - del secondo episodio in una settimana di quello che sarebbe diventato un business sempre più diffuso in Nigeria.

Negli ultimi tempi episodi del genere sono stati frequenti

Non sarebbe la prima volta che nel paese accadono avvenimenti simili.

Ad essere stata presa di mira questa volta è la Government Girls Secondary School di Jangebe, tuttavia nelle scorse settimane altrettante bande armate avrebbero preso di mira gli istituti di istruzione, sia scuole che università. Il 17 febbraio una scuola nello stato del Niger è stata presa d'assalto: sono stati rapiti 42 ragazzi. Nel dicembre scorso era accaduto un episodio simile in un istituto di Kankara, conclusosi solo dopo una negoziazione tra i rapitori e i funzionari del governo nigeriano. In questo caso, l'attentato era stato rivendicato dal gruppo estremista Boko Haram. Il leader Abubakar Shekau aveva rilasciato un messaggio vocale per rivendicare il rapimento.

Boko Haram già nel 2014 aveva assediato quelle zone, riuscendo a rapire delle studentesse.

La rivendicazione da parte di Boko Haram risulta essere un dettaglio molto importante, poiché sarebbe indice di un cambiamento sostanziale dell'attività jihadista in Nigeria. Benché a primo impatto possano sembrare degli episodi circoscritti, questi attentati farebbero parte di un piano più composito portato avanti dall'organizzazione terroristica.

L'intento sarebbe proprio quello di colpire i villaggi cristiani nel cuore delle loro istituzioni: a dicembre, infatti, erano state bruciate alcune chiese ed era stato rapito un sacerdote.

Il terrorismo dilagante in Nigeria

Resta il fatto che, dopo l'ultimo attentato registrato poche ore fa, i luoghi maggiormente colpiti da questo tipo di avvenimenti, a prescindere dal fatto che poi vengano rivendicati da Boko Haram, sono le scuole.

Ciò è indice di una situazione di sostanziale insicurezza in tutto il paese e l'Ispi - Istituto per gli studi di politica - afferma che si possa trattare di un "banditismo diffuso".

Nell'ultimo periodo, infatti, la Nigeria è in profonda crisi a causa di errori politici del presidente, di una povertà diffusa, e della guerriglia tra agricoltori nella zona del delta del Niger. I motivi per cui si susseguono assedi e guerriglie sono molteplici: l'estremismo islamico e l'impossibilità di accedere ad alcune risorse essenziali come l'acqua potabile per tutti i cittadini. Secondo lo studio di The Global Terrorism Index, la Nigeria sarebbe il terzo paese in cui il terrorismo ha colpito di più, dopo Afghanistan e Iraq.