Non era la prima volta che subiva maltrattamenti dal compagno. Ma la notte del 30 marzo, dopo l’ennesima aggressione, ha avuto il coraggio di prendere il telefono cellulare per chiamare il centralino della polizia e denunciare il suo compagno. Alessandro Gallus, 50 anni, nato a Roma ma da tempo residente a Cagliari, volto conosciuto dalle forze dell’ordine per i suoi precedenti penali, è stato arrestato la scorsa notte dagli agenti di polizia della Questura di Cagliari. L’uomo, che si trovava agli arresti domiciliari sempre per maltrattamenti, quando gli agenti sono intervenuti nella sua abitazione è andato su tutte le furie.

Il 50enne infatti, visibilmente alterato dalle sostanze alcoliche, ha aggredito i poliziotti che hanno dovuto faticare per riportare la situazione alla normalità. All’interno dell’appartamento gli agenti della squadra volante hanno immediatamente dato assistenza alla donna che aveva chiesto soccorso. La vittima ha subito raccontato ai poliziotti che il suo compagno, per l’ennesima volta, l’aveva maltrattata.

L’ennesima aggressione

Erano da poco passate le 23 del 30 marzo quando, al centralino del 113, è arrivata una richiesta di soccorso da parte di una donna che ha raccontato di essere stata picchiata dal suo compagno. La voce al telefono richiedeva l’intervento della polizia in via Delunas. Gli agenti sono intervenuti tempestivamente e hanno immediatamente raggiunto l’abitazione.

Al suo interno i poliziotti hanno trovato la donna, in evidente stato di agitazione, e anche Alessandro Gallus che con lo stipite di una porta in mano stava minacciando la compagna. Insomma, l’hanno colto in piena flagranza di reato. L’uomo, visibilmente alterato dall’alcol, si è scagliato sugli agenti, colpendoli con violenza.

I poliziotti hanno dovuto faticare per stringere le manette ai polsi dell’uomo che, alla fine, è stato bloccato e arrestato.

Il coraggio da denunciare

Gli agenti di polizia da tempo conoscevano Alessandro Gallus che, tra l’altro, si trovava agli arresti domiciliari proprio per maltrattamenti in famiglia. La vittima infatti diverse volte era stata vessata e minacciata dal suo compagno.

Ma soltanto la scorsa notte ha avuto il coraggio di chiedere aiuto alla polizia. L’uomo aveva addirittura staccato da una porta della casa lo stipite. E aveva colpito ripetutamente la compagna, provocandole diverse lesioni. Una situazione insostenibile che andava avanti da diverso tempo e che era stata soltanto in parte denunciata dalla vittima. La donna infatti temeva ritorsioni nei suoi confronti dal compagno 50enne che la scorsa notte è stato rinchiuso in una cella del carcere di Uta.