"Ora sono sollevato", ha commentato così Benno Neumair la notizia del ritrovamento del corpo del padre Peter nelle acque dell'Adige. Il trentenne, detenuto nel carcere di Bolzano con l'accusa di aver ucciso i genitori nella loro casa di via Castel Roncolo e di averli gettati nel fiume dal ponte di Vadena, ha già ammesso il delitto. Del caso di Cronaca Nera tornerà a occuparsi, mercoledì 28 aprile, la trasmissione di Rai 3 "Chi l'ha visto?".

Benno ha appreso del ritrovamento del padre

Benno ha appreso dalla tv e dal suo legale difensore l'avvocato Flavio Moccia, la notizia del ritrovamento del corpo del padre Peter.

Il giovane reo confesso, che solo nelle scorse settimane ha lasciato l'isolamento ed è stato trasferito in un'altra sezione del carcere di via Dante, ha commentato: "Nella tragedia, finalmente una bella notizia. Ho vissuto mesi di angoscia, ora sì, sono sollevato".

Durante l'incontro son il suo avvocato, Benno avrebbe dichiarato: "Sono stati mesi difficili, non capivo come non fosse stato ancora trovato. Ora mi auguro che attraverso l'indagine cadaverica siano confermate le circostanze sulle modalità che ho già espresso".

L'avvocato Moccia, davanti ai cronisti, ha voluto poi evidenziare un aspetto: "Tanti commentatori inconsulti hanno anche ipotizzato addirittura che ci fosse una ulteriore menzogna del mio assistito anche su questa particolarità.

Per noi, dunque, finalmente un po' di sollievo contro queste prospettive davvero ingiuste e scorrette".

Il ritrovamento di Peter Neumair

Peter Neumar, insegnante 63enne ormai in pensione e la moglie Laura Perselli, anche lei ex professoressa 68enne, avevano fatto perdere le tracce nel pomeriggio di lunedì 4 gennaio. Quello che sembrava un caso di scomparsa però, con il procedere dell'attività investigativa, si è trasformato in un caso di duplice omicidio e i sospetti si sono concentrati sul figlio primogenito della coppia, Benno.

Il 6 febbraio, confermando le ipotesi degli inquirenti, nel tratto dell'Adige tra San Floriano e i Laghetti di Egna, è stato rinvenuto il corpo senza vita di Laura Perselli. Nel pomeriggio del martedì 27 aprile invece, dopo oltre quattro mesi di ricerche, anche con mezzi sofisticatissimi, all'altezza di Ravina, frazione a sud di Trento, sono stati recuperati i resti di Peter Neumair.

Ad accorgersi del corpo in acqua è stato un ragazzo che portava a spasso il cane lungo la ciclabile. L'identificazione del corpo è stata effettuata, attraverso il riconoscimento di un orologio e di altra effetti personali dal legale di Madé Neumair, figlia delle vittime e sorella minore di Benno. La conferma definitiva, tuttavia, arriverà solo in seguito all'esame del Dna. L'analisi, così come l'autopsia, è già stata disposta dalla Procura di Bolzano.