Tragedia a Ferrara: un bimbo di un anno è stato ritrovato privo di vita nella camera da letto di casa. A fare la drammatica scoperta sono stati i carabinieri del Nucleo radiomobile, intervenuti sul posto in seguito a una chiamata della madre del piccolo, arrivata verso le 6 di mattina di giovedì 17 giugno. La donna, una ferrarese di 29 anni, è apparsa ai militari in stato confusionale: era sporca di sangue e presentava diverse ferite alle braccia, provocate da un’arma da taglio. Inizialmente la mamma si è scagliata contro i soccorritori; poi ha spiegato di aver ucciso il bimbo e quindi di essersi provocata da sola le lesioni, nel tentativo di suicidarsi.
Si tratta di una versione dei fatti ancora tutta da verificare: solo l’autopsia potrà spiegare meglio cosa sia realmente successo in quell’appartamento, dove la donna viveva con i tre figli.
Solo l’autopsia potrà chiarire cosa sia davvero accaduto al bimbo
Secondo quanto trapelato, i carabinieri avrebbero trovato il bimbo di un anno riverso sul letto. Quando il personale sanitario del 118 è arrivato, i medici hanno provato a rianimare il piccolo: purtroppo però ormai era troppo tardi. Immediatamente sono partite le indagini: al momento non si esclude nessuna ipotesi. Il medico legale, intervenuto su richiesta del pm Lisa Busato, nel corso di una prima ispezione sul corpo della vittima non avrebbe riscontrato nessun evidente segno di qualche atto violento ai suoi danni.
Nel frattempo la squadra scientifica del nucleo investigativo dei carabinieri ha effettuato i rilievi nell’appartamento, per individuare qualche traccia utile alle indagini. Inoltre sono stati ascoltati diversi testimoni, come il padre del bambino, la nonna e i vicini di casa, per cercare di fare luce sull’accaduto.
La mamma del bimbo aveva chiesto aiuto ai familiari con diversi messaggi
Gli inquirenti hanno scoperto che la 29enne avrebbe inviato diversi messaggi a sua madre, la nonna del bambino, e al suo compagno, che però da qualche settimana era andato via di casa, in seguito ad alcuni contrasti di coppia, lasciando sola la donna con i tre figli: in questi messaggi chiedeva aiuto, perché il piccolo non respirava più.
Anche gli altri due bambini, di cinque e nove anni, sarebbero stati presenti in quei momenti concitati: entrambi sono stati affidati alle cure dei Servizi sociali. Pochi minuti dopo l’arrivo dei soccorritori è giunto nell’appartamento anche il padre della vittima, un 36enne di origine tunisina, che è stato informato dai carabinieri della tragedia.
La madre del bimbo trovato privo di vita ora è in cura in Psichiatria
Nelle ore successive la madre del bimbo è stata trasferita presso l’ospedale di Cona, dov’è tuttora in cura nel reparto psichiatrico: le ferite alle braccia sono state medicate e non destano preoccupazione. Nelle prossime ore sarà sottoposta a una serie di accertamenti, anche per verificare che non avesse assunto sostanze stupefacenti.
Secondo quanto riferito dai vicini di casa, la donna già in passato avrebbe mostrato segni d’instabilità, arrivando a minacciare il compagno con un coltello. Sulla stampa locale una testimone ha detto di aver visto la 29enne molto agitata il giorno prima: le avrebbe raccontato di non riuscire a dormire, visto che il piccolo spesso piangeva, perché gli stavano spuntando i primi denti. Inoltre sempre la stessa signora avrebbe riferito agli inquirenti di essere stata svegliata, intorno alle 5:10, dal rumore di due colpi secchi, come se qualcuno stesse tagliando della legna. Col passare delle ore sembra sempre più plausibile l’ipotesi di un delitto, anche se non si conoscono ancora le ragioni che abbiano potuto spingere la presunta responsabile a compiere un gesto così efferato.