La Procura di Genova ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo dopo la morte di Camilla Canepa, 18enne di Sestri Levante. La ragazza aveva fatto il vaccino anti-Covid con Astrazeneca lo scorso 25 maggio. Ricoverata il 5 giugno, è deceduta ieri, 10 giugno, all'ospedale San Martino di Genova. Sarebbe stata uccisa da una rara trombosi. Si è appurato che Camilla soffriva di piastrinopenia autoimmune familiare e assumeva una doppia terapia ormonale.

Genova, Camilla si è sentita male dopo il vaccino

Lo scorso 25 maggio, Camilla Canepa ha aderito con entusiasmo all'Open Day promosso dalla Regione Liguria e riservato alle fasce più giovani della popolazione.

Le è stata somministrata la prima dose di Astrazeneca, vaccino a vettore virale. Dopo una settimana, ha manifestato sintomi: mal di testa e fotofobia. Il 3 giugno, è andata al pronto soccorso di Lavagna: dopo una tac e un esame neurologico, entrambi negativi, è stata dimessa. A distanza di due giorni, la situazione è precipitata: Camilla si è presentata nuovamente al pronto soccorso. Le sue condizioni sono apparse subito gravi: difficoltà motorie a una parte del corpo. Sottoposta a una seconda tac, è stata accertata un'emorragia cerebrale ed è stata trasferita alla Neurochirurgia del policlinico San Martino. Ieri, la ragazza, dopo aver subito due interventi chirurgici per rimuovere il trombo e allentare la pressione intracranica provocata dall'emorragia, è morta.

La Procura di Genova aveva già avviato un'indagine conoscitiva su altri quattro casi di decessi dopo vaccini: quello di una 32enne, e poi di tre anziani a cui erano stati somministrati Astrazeneca e Pfizer. Inoltre, anche una 34enne di Savona vaccinata, si è presentata al pronto soccorso con mal di testa: ricoverata e operata, si trova in rianimazione.

Dopo la morte di Camilla, il fascicolo è stato modificato e si procede per omicidio colposo contro ignoti. I magistrati vogliono accertare se nelle schede compilate e consegnate ai medici vaccinatori prima della somministrazione, le due patologie di cui soffriva la studentessa fossero state indicate, e se Camilla dovesse essere operata già due giorni prima del decesso.

I carabinieri dei Nas di Genova, su delega dei pm Francesca Rombolà e Stefano Puppo, e del procuratore aggiunto Francesco Pinto, stanno acquisendo la documentazione medica e le cartelle cliniche degli ospedali di Lavagna e del Policlinico San Martino per ricostruire cosa sia accaduto dal primo accesso al pronto soccorso alle dimissioni, fino al secondo ricovero. L'autopsia verrà eseguita nei prossimi giorni da un ematologo e da un medico legale che hanno già seguito i precedenti casi. Tre giorni prima del decesso, il 7 giugno, la Asl ha acquisito una relazione dettagliata sul percorso della paziente al pronto soccorso, e al momento non ha attivato ulteriori iniziative.

Astrazeneca, nuove raccomandazioni

Il lotto Astrazeneca con cui sono state vaccinate Camilla e la 34enne in rianimazione, è stato ritirato. Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha detto che il piano vaccinale va avanti e ha chiesto al Comitato tecnico scientifico una comunicazione univoca e chiara. Toti ha pubblicato la lettera del Cts con la quale, il 12 maggio scorso, ha dato il via agli Open Day per la vaccinazione dei maggiorenni con Astrazeneca.

Dopo quanto accaduto, il Cts ha diffuso nuove raccomandazioni: Astrazeneca per gli over 60, mentre chi ha meno di sessant'anni e ha già fatto una dose del siero a vettore virale, farà la seconda con Pfizer o Moderna. Altrimenti, per chi sotto i 60 anni deve fare la prima dose, si raccomandano i vaccini a mRna.

Intanto, da ieri, la somministrazione di AstraZeneca per i cittadini della fascia 18-30 anni che già avevano prenotato la prima dose, è stata sospesa negli Open day di Lazio, Emilia Romagna e Valle d'Aosta a favore di altri vaccini.

Genitori di Camilla, sì all'espianto degli organi

Tra pochi giorni, Camilla avrebbe dovuto sostenere gli esami di maturità per diplomarsi in ragioneria. Pensava al mare, alle vacanze, all'estate indimenticabile che avrebbe trascorso dopo il diploma, faceva progetti per l'università. Era felice di aver ricevuto la prima dose, per sé e per gli altri, in vista della ritrovata libertà.

Era una pallavolista forte, militava nella Vbc Casarza ligure. Le compagne di squadra la chiamavano 'bomber' per le sue potenti schiacciate in campo.

I genitori in una condizione di dolore estremo, hanno dato il consenso all'espianto degli organi. Il fegato è stato già espiantato. Saranno espiantati altri quattro organi che salveranno la vita di altrettante persone. A nome di Sestri Levante, la sindaca Valentina Ghio ha detto che Camilla era la figlia di tutta la comunità che si è stretta attorno alla famiglia.