Attimi di terrore e di panico quelli che hanno avvolto Abbadia San Salvatore, un comune in provincia di Siena, durante la notte tra giovedì e venerdì scorsi, quando una giovane ragazza di 16 anni ha perso la vita dopo essere stata travolta da un'automobile guidata da un'amica ancora minorenne e senza patente. Secondo quanto dichiarato dagli inquirenti, la 16enne sarebbe stata prontamente trasportata all'ospedale Le Scotte di Siena in gravissime condizioni e sarebbe stata dichiarata deceduta dopo i vani tentativi di rianimazione da parte dei medici.

Le indagini in merito alla dinamica dei fatti sono ancora aperte e sono state affidate alla Procura minorile di Firenze.

Siena: 16enne schiacciata contro un muro da un'auto guidata da un'amica minorenne

Secondo le prime ricostruzioni pervenute, la giovane Yara Gattavecchi, originaria di Montepulciano, sarebbe stata schiacciata contro il muro da un'automobile condotta da una sua amica ancora minorenne e priva di una regolare patente di guida. La giovane ragazza si sarebbe messa alla guida della macchina che le era stata regalata dal nonno in vista del futuro ottenimento della patente dopo il compimento del diciottesimo anno di età. L'intervento dei medici del 118 è risultato inutile e la folle corsa in ospedale non è stata sufficiente a salvare la vita della giovane Yara.

Le stesse ricostruzioni, rese disponibili grazie alle dichiarazioni dei testimoni e dell'amica della vittima, hanno permesso di ottenere una visione più dettagliata in merito all'accaduto: Giulia (nome di fantasia usato per indicare la minorenne alla guida dell'auto), avrebbe erroneamente inserito la prima marcia nel tentativo di uscire da un parcheggio, schiacciando Yara contro il muro che aveva di fronte e non lasciandole alcuna via di scampo.

L'amica di Yara distrutta dal dolore, la famiglia dona gli organi

La ragazza che era alla guida dell'auto, accusata intanto di omicidio stradale, avrebbe deciso, secondo alcune dichiarazioni, di chiudersi in casa in preda al dolore e di non uscire. 'Sono disperata', avrebbe detto la giovane dopo l'incidente, 'ho la morte nel cuore'.

Si tratta sicuramente di una situazione poco piacevole e la stessa giovane che era al volante quella sera non sembra riuscire a darsi pace.

La famiglia di Yara, nel frattempo, avrebbe firmato l'autorizzazione per donare gli organi della propria bambina e non sembrano serbare rancore nei confronti dell'amica della figlia. Lo zio della vittima definisce la ragazza come una vittima di quanto accaduto e ha affermato che la famiglia della ragazza, addolorata e sconvolta per quanto accaduto, si è prontamente mobilitata per incontrare i genitori di Yara e scusarsi per la vicenda, mostrando la propria disponibilità e il proprio cordoglio.

'L'ho vista poche ore prima dell'incidente', dichiara lo zio 'e voglio ricordarla con quel sorriso che aveva quando mi ha salutato'.