Domenica 15 maggio un gruppo di sei ciclisti ha salvato una donna di 50 anni che voleva togliersi la vita. Il fatto è avvenuto a Bassano del Grappa, cittadina del Veneto che conta oltre 40mila cittadini. Il fatto di cronaca è avvenuto verso le ore 13:00, quando il gruppo di corridori si trovava nei pressi del settimo tornante della strada Giardino che collega Borso a Cima Grappa.

Una delle soccorritrici: 'La donna era in bilico su un burrone'

A raccontare quanto avvenuto è una donna che si trovava nel gruppo di ciclisti. Questa, come riporta il quotidiano locale Il giornale di Vicenza, ha raccontato di aver visto l'aspirante suicida scavalcare il guardrail.

Fatto, questo, che l'ha portata a essere "in bilico sopra a un burrone, con chiari intenti suicidi". Nei pressi della zona erano già presenti altre persone che, probabilmente, si sono fermate quando hanno visto la scena. Per questo motivo le forze dell'ordine erano già state avvertite.

Il gruppo di ciclisti, allora, ha scelto di fermarsi per prestare soccorso. In particolare, gli atleti hanno iniziato a instaurare un dialogo nel tentativo di dissuadere la donna dai suoi intenti. La ciclista ha definito la situazione "al limite", nonostante siano riusciti a instaurare un dialogo sugli affetti famigliari.

Decisivo è stato l'intervento di un uomo e, successivamente, dei carabinieri

La donna con intenti suicidi ha svelato, nel dialogo con i ciclisti, di essere sposata e di avere due figli.

Nonostante questo, comunque, l'atleta soccorritrice ha ammesso che "neanche i discorsi sugli affetti parevano essere utili per farla distogliere dalla volontà di farla finita". Diverse altre persone hanno provato, con delle scuse, a mettere in sicurezza la donna. Quest'ultima, però, continuava a sporgersi pericolosamente verso il vuoto, nel burrone.

Alla fine, come svelato dalla ciclista, è stato decisivo l'intervento di un uomo. Questo, infatti, è riuscito ad avvicinarsi alla donna e ad abbracciarla in maniera vigorosa. L'identità di tale soccorritore è, al momento, ancora ignota. La ciclista soccorritrice, infatti, ha ammesso di aver pensato che l'uomo fosse il marito.

Cosa che, però, è stata poi smentita dallo stesso. Non appena l'uomo ha afferrato la donna, è subito intervenuto anche un carabiniere. Il militare, infatti, ha preso per la schiena la donna e l'ha messa definitivamente in salvo. Il gruppo di ciclisti, grazie al loro intervento e complice il fatto di aver instaurato un dialogo con la donna, ha evitato che la stessa compiesse effettivamente il gesto estremo. La ciclista soccorritrice ha concluso la propria testimonianza ammettendo: "Non ricordo quanto è durato il soccorso, il tempo sembrava essersi fermato".