Confermata la sanzione da parte del magistrato di sorveglianza nei confronti di Benno Neumair, per aver aggredito un detenuto in cella. Dopo essersi visto respingere il reclamo, l'ex insegnante accusato di aver ucciso i genitori Peter Neumair e Laura Pereselli il 4 gennaio 2021 a Bolzano, è stato escluso per dieci giorni dalle attività sportive e ricreative del carcere di Bolzano, sito in via Dante, in cui è recluso. L'aggressione nei confronti di un detenuto straniero sarebbe avvenuta nel corso di un'accesa discussione. La segnalazione dell'accaduto risale allo scorso 28 gennaio.

L'azione violenta da parte di Neumair è stata immediatamente bloccata dall'intervento degli agenti di polizia penitenziaria. Il gesto del giovane è stato classificato come "intimidazione di compagni e sopraffazione". Dopo l'alterco Benno ha riportato delle lesioni, che i medici hanno reputato guaribili in due giorni, mente l'altro detenuto in tre.

Benno Neumair: l'aggressione a un compagno di cella

Durante il litigio, Benno Neumair si sarebbe avventato sul detenuto straniero aggredendolo al collo. Secondo alcuni testimoni Il 32enne avrebbe avuto intenzione di strangolarlo. Un'azione simile a quella perpetrata nei confronti dei genitori Peter Neumair e Laura Perselli, solo che in quel caso il giovane avrebbe utilizzato un cordino per scalate in alta montagna, mai rinvenuto finora dagli inquirenti.

La conferma della sanzione proviene dal magistrato di sorveglianza, lo stesso che ha respinto il reclamo da parte della difesa di Benno contro quanto deciso dal Consiglio di disciplina.

La sanzione nei confronti di Neumair

Benno Neumair sarà escluso per 10 giorni dalle attività sportive e ricreative organizzate dalla casa di detenzione in cui si trova.

Nell'ordinanza con cui il reclamo degli avvocati di Benno è stata respinto si legge come gli agenti fossero accorsi dopo aver visto l'aggressione grazie alle videocamere di sorveglianza. In caso contrario, come l'ordinanza farebbe intendere, l'epilogo sarebbe potuto essere molto diverso.

Anche nel caso dell'aggressione nei confronti del detenuto Benno avrebbe cercato di far valere la propria forza muscolare, che in passato (anche prima dell'omicidio dei genitori) il ragazzo avrebbe tentato di curare tramite anabolizzanti.

Nella nota si legge come il 32enne abbia stretto con vigore la gola al suo compagno di cella "fino a farne diventare il viso paonazzo". Solo in quel momento Benno avrebbe desistito dalla sua azione violenta, mollando la presa. Nell'ordinanza con cui si è rigettato il reclamo da parte della difesa di Benno Neumair, si precisa come l'azione da parte del 32enne non possa essere interpretata come gesto di legittima difesa.

Lo scorso 9 luglio è stata intanto confermata l'udienza del 5 settembre in cui avverrà la deposizione da parte dell'ex insegnante di matematica, che dovrebbe rendere nota la propria versione dei fatti sul duplice omicidio dei suoi genitori.