Fin dall'inizio della loro relazione, Giovanni Padovani, calciatore 27enne, controllava Alessandra Matteuzzi in maniera ossessiva. Arrivando anche a telefonarle più di 20 volte in una notte. Il quadro che emerge dalle denunce sporte dalla donna uccisa martedì 23 agosto sotto casa sua, a Bologna, è inquietante. Nella giornata di oggi, martedì 30 agosto, si svolgeranno i funerali della 56enne, mentre per domani è in programma una fiaccolata. Il sindaco felsineo Matteo Lepore, commentando il caso di Cronaca Nera, ha invitato i suoi concittadini a partecipare all'iniziativa promossa dalla rete delle donne di Bologna.

L'ossessione di Padovani per Alessandra Matteuzzi

Come riportato da Il Resto del Carlino, i segnali della paranoia e dell'ossessione di Giovanni Padovani si sarebbero manifestati - stando a quanto si evince dalle denunce della vittima - fin dalle prime battute della sua relazione con Alessandra. La loro breve storia, nata sui social network nel luglio del 2021, è stata caratterizzata, nella fase iniziale, da sporadici incontri. Nonostante questo, però, già ad agosto, il calciatore marchigiano avrebbe manifestato la sua vera indole.

Alessandra, lo scorso 29 luglio, ai carabinieri aveva riferito un episodio emblematico e inquietante avvenuto la sera del 29 agosto 2021. Quella sera, la donna aveva salutato il compagno spiegandogli che si sentiva stanca e intendeva andare a dormire presto.

Per questo motivo, pur lasciando il cellulare acceso, lo aveva silenziato. "Il mattino dopo - si legge nel verbale - trovavo sul mio telefono ventidue chiamate senza risposta tutte provenienti da Giovanni e su WhatsApp un video che riprendeva il portico del condominio dove vivo, ma anche la panchina adiacente ed un gatto che girovaga sempre nello stabile".

"Mi sono subito inquietata" ha dunque ammesso aggiungendo che, in un primo momento, il giovane si era giustificato dicendole che voleva farle una sorpresa. Solo in un secondo momento le aveva confessato che era andato da lei per controllarla.

La procura ha disposto analisi sui cellulari di Alessandra Matteuzzi e di Giovanni Padovani

Nelle scorse ore, il pm Domenico Ambrosino della procura di Bologna, in qualità di titolare del fascicolo, ha disposto l’analisi dei cellulari e dei sistemi informatici in uso a Alessandra Matteuzzi e a Padovani. Il conferimento, da quanto si apprende, è fissato per giovedì primo settembre; in quell'occasione sarà nominato il consulente tecnico Angelo Musella.

I dispositivi elettronici erano già al centro della denuncia presentata da Alessandra. Agli uomini dell'Arma, infatti, aveva riferito che il compagno, per controllarla, aveva modificato le password dei social e della casella di posta elettronica. Inoltre, le aveva addirittura installato un'App che gli consentiva di leggere i messaggi in uscita da WhatsApp e le aveva attivato i servizi di geolocalizzazione.

Gli inquirenti effettueranno degli accertamenti anche sul cellulare di Padovani. L'uomo si trova ora in carcere accusato di omicidio aggravato dallo stalking. Non è escluso che in futuro gli venga contestata anche l’aggravante della premeditazione.