La morte di Felice Orlando, cacciatore 49enne è ormai un giallo. L'uomo, separato e padre di una figlia 14enne, è stato trovato senza vita domenica 30 ottobre in un frutteto di Castel Bolognese (Ravenna), poco lontano da dove risiedeva.

Colpito da due colpi d'arma da fuoco, uno alla schiena e uno alla nuca, secondo gli inquirenti non sarebbe rimasto vittima di un incidente di caccia ma sarebbe stato ucciso. Da quanto si apprende, il fucile che aveva con sé è scomparso. Del caso di cronaca nera si stanno occupando il procuratore Daniele Barberini e il pm di turno Silvia Ziniti.

Felice Orlando era uscito per andare a caccia

Stando a quanto ricostruito, Felice Orlando, camionista originario di Amantea (Cosenza), ma residente fin da bambino in Emilia Romagna, nel pomeriggio di sabato 29 ottobre ha lasciato la sua abitazione di via Barignano per andare a caccia (una sua grande passione) con i suoi cani.

Non vedendolo fare rientro, il padre, che vive nell'appartamento adiacente, si è preoccupato ed ha iniziato a cercarlo nelle vicinanze. Proprio l'anziano ha ritrovato il corpo senza vita del 49enne nel vicino frutteto, tra filari di viti e piantagioni di kiwi. Accanto a lui, a vegliarlo, c'erano ancora i suoi quattro zampe. Subito, il papà di Felice, ha dato l'allarme e, sul posto, sono giunti gli uomini del nucleo investigativo dei carabinieri di Ravenna accompagnati dai colleghi della stazione di Castel Bolognese.

Scomparso il fucile da caccia di Felice Orlando

Gli investigatori, pur non escludendo a priori alcuna ipotesi investigativa, propendono per l'omicidio. Orlando, infatti, è stato raggiunto da due colpi d'armi da fuoco (pallini di fucile da caccia, per la precisione) alla schiena ed alla nuca. L'autopsia, eseguita nella giornata di lunedì 31 ottobre, dovrà stabilire il range temporale entro il quale è avvenuta la morte.

La procura, al fine di ricostruire cosa è esattamente l'accaduto, ha disposto anche un esame balistico per individuare con precisione l'arma utilizzata.

Felice Orlando andava a caccia con regolare licenza ed era in possesso di porto d'armi. Non è chiaro se sabato con se avesse un fucile solo o più di uno. L'unica certezza è che l'arma (o le armi) non sono state rinvenute e, al momento, gli investigatori le stanno cercando anche con l'aiuto dei droni e dei cani molecolari.

In queste ore, sono stati ascoltati familiari, amici e diverse persone vicine a Felice Orlando per cercare di individuare un possibile movente e comprendere se il camionista avesse avuto divergenze o attriti con qualcuno. Tuttavia, a parte un presunto dissapore con un conoscente, per il momento, non sarebbe emerso nulla di particolarmente rilevante. Per questo, la procura di Ferrara, ha deciso di disporre una perizia informatica sul cellulare del 49enne.