"Positività alla cocaina e all'alcol". I test tossicologici effettuati sui pochi campioni di tessuto di Alice Neri, 32 anni, hanno rivelato che la donna di Rami di Ravarino prima di essere uccisa avrebbe bevuto alcolici e assunto sostanze stupefacenti. Tuttavia, non vi è certezza che la droga possa sia stata consumata poche ore prima dell'omicidio, avvenuto venerdì 18 novembre 2022. L'assunzione, infatti, potrebbe anche risalire ad alcuni giorni prima.
Il caso di Cronaca Nera è seguito dalla procura di Modena e, al momento, il principale sospettato del delitto, Mohamed Gaaloul, 29enne di origine tunisina, si trova in carcere, nel frattempo è stata rinviata l'udienza del riesame per il delitto Neri.
Alice Neri positiva ad alcol e droga
Alice Neri è stata rinvenuta carbonizzata nel bagagliaio della sua auto data alle fiamme a Fossa di Concordia (Modena) la sera del 18 novembre 2022. Nonostante le oggettive difficoltà riscontrate ad eseguire una vera propria autopsia, si è provveduto ad analizzare i resti della giovane e a sottoporli ad una serie di accertamenti. Nelle ultime ore, sono trapelati i risultati dei test tossicologici e sarebbe emersa una "positività alla cocaina e all’alcol".
Il fatto che Alice abbia assunto droga apre nuovi scenari e solleva ulteriori domande. Gli inquirenti sono ora al lavoro per comprendere se la 32enne abbia assunto stupefacenti durante la serata trascorsa con Marco, amico e collega, allo Smart Café di Concordia.
Non si può, infatti, escludere con certezza che la giovane sia deceduta in seguito ad un malore causato da un mix di alcol e coca.
Continuano le indagini sulla morte di Alice Neri
Alice Neri è uscita di casa nel pomeriggio di giovedì 17 novembre dicendo al marito che aveva appuntamento con un'amica, per un aperitivo. In realtà, ha raggiunto l'amico Marco in un bar di Concordia e con lui è rimasta fino all'ora di chiusura.
Dopo averlo salutato, a notte fonda, la giovane mamma non è ritornata subito a Rami ma è rimasta nel parcheggio. Qui, secondo gli inquirenti, sarebbe stata aggredita ed uccisa da Mohamed Gaaloul.
Come precisato dal Resto del Carlino, la conferma dei test tossicologici dell’assunzione di sostanze stupefacenti da parte di Alice Neri, di fatto, non restituisce alcuna ‘verità’ nell’ambito di un presunto femminicidio, ma apre alcune nuove piste investigative.
Gli inquirenti, a questo punto, si chiedono se potrebbe esserci un'altra figura che ruota attorno alla vicenda, qualcuno che potrebbe essere ricondotto alla cessione della sostanza stupefacente.
Mohamed, che durante l'interrogatorio di conferma del fermo, si è avvalso della facoltà di non rispondere limitandosi a dichiararsi estraneo alla vicenda, è accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere e, da quanto trapelato, pare abbia precedenti per spaccio ("in particolare hashish e marijuana").
Il prossimo 3 febbraio, per il 29enne, è prevista l’udienza davanti al tribunale del Riesame di Bologna. Il suo legale, l’avvocato Roberto Ghini, ha infatti presentato richiesta di scarcerazione .
Nel frattempo, la Procura ha chiesto l’incidente probatorio per tutti gli indagati. Oltre a Gaaloul, infatti, risultano iscritti nel registro delle notizie di reato anche Nicholas Negrini, marito della vittima, e il collega ed amico Marco Cuccui.