È stato inaugurato il 3 luglio a l'Aja il Centro Internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione contro l'Ucraina (ICPA), chiaro segnale che il divieto dell'uso della forza deve rimanere il fondamento dell'ordine internazionale.

ICPA - Centro per il perseguimento dei crimini

Con il sostegno di Europa, Stati Uniti e della Corte Penale Internazionale (CPI) è nato a l'Aja il Centro Internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione (ICPA). I motivi principali che hanno spinto la comunità internazionale ad unirsi per dare vita a questo lavoro sono essenzialmente tre.

Innanzitutto l'obiettivo è quello di creare un dossier specifico sui crimini commessi dall'esercito russo nei confronti della popolazione civile ucraina. Il secondo motivo è che le responsabilità della leadership russa hanno l'obbligo di essere indagate e nessuna prova dovrà, per queste ragioni, rischiare di essere persa. Infine è stato scelto questo meccanismo innovativo per perseguire la Russia poichè non facendo parte come Stato della CPI, quest'ultima non ha al momento la competenza per poter procedere al giudizio. L'utilizzo del nuovo centro andrà a colmare questa lacuna, mettendo in sicurezza anche ciò che è emerso e continuerà ad emergere dalle varie indagini in corso di svolgimento.

I vari ruoli ed Eurojust

Il centro è stato istituito in maniera composita, per cui fanno parte della squadra investigativa speciale vari procuratori nazionali appositamente selezionati. Il team congiunto opererà in Ucraina, Lituania, Lettonia, Estonia, Polonia, Slovacchia e Romania. Le prove raccolte non saranno utilizzate per la formulazione diretta di atti di accusa, ma saranno condivise con i tribunali nazionali ed internazionali per elaborare la strategia migliore nell'ottica di ottenere giustizia. Gli esperti potranno collaborare quotidianamente e coordinarsi grazie al ruolo di Eurojust, l'unità di cooperazione giudiziaria dell'Unione Europea. Questa applicazione fornirà sostegno operativo, giuridico, finanziario e logistico per la protezione, la conservazione e l'analisi di tutte le prove.

Guerra in Ucraina

L'invasione ucraina da parte dell'esercito del Cremlino del 24 febbraio 2022 ha dato vita ad una sanguinosa guerra che ha chiaramente scosso la comunità internazionale. Da quel giorno fino ad oggi sono stati commessi crimini indicibili nei confronti della popolazione civile: uccisioni indiscriminate, violenze sessuali e di genere, torture e deportazioni di minori sono solo alcune delle azioni di cui si è macchiato l'esercito russo, riportate dalle indagini delle Nazioni Unite. La Corte Penale Internazionale ha emesso un mandato di arresto per Vladimir Putin e per la sua commissaria per i diritti dell'infanzia Marija L'vova-Belova. Adesso il ruolo del nuovo centro per il perseguimento dei crimini risulta fondamentale, e il fatto di trovarsi nella città che ospita anche la CPI potrà facilitare la cooperazione tra le parti.

Il crimine di aggressione è stato riconosciuto per la prima volta a Norimberga dopo la Seconda Guerra Mondiale, questa è la prima volta in cui le indagini su questo reato iniziano a conflitto ancora in corso.