Ci sarebbe una faida tra due bande dietro all’aggressione dello scorso luglio avvenuta nel milanese a Shiva, nel corso della quale il rapper ha esploso diversi colpi di pistola, ferendo due giovani. Da un lato della barricata troviamo i rossi della Santana Gang di Rozzano – cui appartiene Shiva – e dall’altra i blu della crew 7Zoo di San Siro, che fa capo al rivale Rondo da Sosa. Una sfida che imita quelle storiche tra le bande giovanili legate al mondo del Rap che hanno infiammato le metropoli americane sin dagli anni ’80, come testimonia ad esempio il film di Dennis Hopper “Colors, colori di guerra” del 1988.

Si tratta di un immaginario riadattato ai giorni nostri, con i giovani trapper milanesi che riprendono le storiche battaglie tra i giganti del rap come Tupac e The Notorius B.I.G. finite nel sangue.

Così Andrea Arrigoni, 24 anni, in arte Shiva, è finito in carcere per aver impugnato un’arma durante l’aggressione risalente allo scorso 11 luglio e aver ferito due giovani componenti della gang rivale. I due, per colpire il rapper e i suoi amici, si erano spinti fino all’ingresso della sua casa discografica in via Cusago, tra Baggio e Settimo Milanese, nell’hinterland di Milano.

I filmati che riprendono l’aggressione e la reazione di Shiva che spara ad altezza d’uomo

I filmati delle telecamere di sicurezza presenti sul luogo dell’aggressione, insieme ad alcune testimonianze, hanno permesso agli uomini della sezione omicidi della Squadra mobile – coordinati dai pm Laura Pedio e Daniela Bertolucci – di chiarire la dinamica dei fatti: due giovani incappucciati, con un terzo intento a filmare la scena, irrompono davanti alla sede della casa discografica e aggrediscono il rapper e i suoi amici.

Nelle immagini si vede come Shiva reagisca quasi subito alla spedizione punitiva impugnando l’arma e sparando cinque volte, mirando ad altezza d’uomo contro i rivali. Due colpi vanno a segno, ferendo alle gambe i due aggressori: si tratta di lottatori di Mma, sport da combattimento che unisce le tecniche di diverse discipline.

I due, di 30 e 25 anni, fanno parte del collettivo di Rondo da Sosa, all’anagrafe Mattia Barbieri, 21 anni, che, pur avendo diversi precedenti, non risulta indagato in questa vicenda.

La rivalità tra gli ex amici Shiva e Rondo

Quindi, l’aggressione dell’11 luglio rientra nel lungo elenco di risse, agguati e dissing, ossia le derisioni fatte in pubblico sui social o all’interno delle canzoni, tra “rossi” e “blu”.

Tra San Siro e Rozzano c’è una rivalità che va avanti da tempo, alimentata dai dissapori tra Shiva e Rondo da Sosa. Inizialmente i due erano amici, tanto da realizzare insieme un brano nel 2020, fino a quando non è arrivata la rottura definitiva che ha portato a questa guerra tra gang rivali.

Le indagini sugli scontri dell’11 luglio: altre otto persone risultano indagate

Oltre a Shiva, accusato di tentato omicidio, anche gli altri otto partecipanti agli scontri dell’11 luglio risultano indagati. Nelle perquisizioni effettuate presso la sede della casa discografica e nelle case dei ragazzi coinvolti sono state sequestrate diverse armi, come machete o pistole e fucili da soft air, oltre alle immancabili confezioni di sciroppo alla codeina, usato dai trapper per sballarsi.

Non è stata trovata invece la pistola utilizzata da Shiva nel corso dell’aggressione: gli agenti hanno rinvenuto solo i proiettili e un silenziatore.

Nel frattempo, i fan del rapper sui social si sono mobilitati con messaggi a suo favore, accompagnati dall’hashtag #freeShiva. Anche alcuni colleghi, come Lazza, Guè, Emis Killa e Geolier hanno pubblicato post per esprimere solidarietà all’artista arrestato, suscitando molte critiche.