Un fatto che desta sconcerto è avvenuto in Spagna, durante una corsa amatoriale di Ciclismo. Secondo quanto riportato dal portale specializzato Ciclo 21 e ripreso dai più importanti media spagnoli, tra cui Marca, durante il Torneo Interclub Vinalopó, la maggior parte dei corridori in gara si sarebbero ritirati dopo aver saputo di un controllo antidoping predisposto al termine della corsa.

A Villena 130 corridori si ritirano dopo l'annuncio di un controllo antidoping

Durante il sesto appuntamento del Torneo Interclub Vinalopó, corsa amatoriale in Spagna, è accaduto un fatto incredibile, che suscitato clamore in tutto il mondo del ciclismo.

Alla gara ciclistica organizzata nel paese di Villena, situato nella Comunità Autonoma Valenzana, si sono presentati al via 182 corridori, ma hanno tagliato il traguardo solo in 52. La prova non era particolarmente difficile e le giustificazioni di molti partecipanti, legate a forature e incidenti vari, non hanno trovato conferma nei video della corsa.

I 130 ritiri sarebbero invece causasti dall’annuncio di un controllo antidoping al termine della gara, che gli stessi organizzatori hanno comunicato ai partecipanti durante la competizione. All’arrivo i corridori erano infatti attesi dalla CELAD, la Comisión Española para la Lucha Antidopaje en el Deporte, ovvero l’autorità incaricata ad effettuare i controlli antidoping.

Al diffondersi della notizia ci sarebbe stato quindi un abbandono di massa dei corridori, un fatto che fa sospettare quindi l’utilizzo di metodi non leciti.

A denunciare il fatto è stato l’esperto ciclista Álvaro Marzá, che sui social ha definito la gara “una farsa”, chiedendo provvedimenti per i corridori ritirati. In seguito alla diffusione della notizia, gli organizzatori del Torneo Interclub Vinalopó hanno emesso un comunicato, in cui ribadiscono il loro impegno per rispettare le norme antidoping dell’UCI e la promozione di un ciclismo pulito.

L’impegno dell’UCI per la lotta contro il doping

Il mondo del ciclismo sta facendo negli ultimi anni una dura battaglia contro il doping. Infatti UCI, ovvero l’Unione Ciclistica Internazionale, ha recentemente potenziato il suo programma anti-doping, affidando dal 2021 tutti gli aspetti operativi dei controlli all’International Testing Agency, un istituito di controllo apposito, che si occupa di coordinare i test antidoping effettuati ai corridori.

L’importante sforzo fatto dall’UCI per contrastare il doping è stato anche riconosciuto dalla WADA, ovvero l’Agenzia mondiale antidoping, che si occupa di stilare i regolamenti con le liste delle sostanze proibite e collabora attivamente con le diverse federazioni sportive.