Per chi pensa che i dolci per venire soffici e gustosi debbano avere uova e latte, beh questa ricetta vegana fa per voi. Rimane talmente leggera che una fetta tira l'altra.

Cosa serve:

  • 70 gr di datteri;
  • 70 gr di uvetta;
  • 70 gr di pere;
  • 70 gr di zucchero di canna integrale;
  • 3 cucchiai colmi di farina di cocco (facoltativo);
  • 50 gr di cioccolato fondente (facoltativo);
  • 40 gr di olio di girasole;
  • 300 gr di farina tipo 2;
  • 100 gr di acqua;
  • 125 gr di yogurt di soia;
  • Un cucchiaio raso di bicarbonato.

Procedimento:

Per cominciare accendete il forno a 180 gradi. Intanto che questo si riscalda, iniziate a preparare la vostra torta, così una volta finita sarà subito pronta per essere infornata.

Con un tritatutto sminuzzate i datteri, l'uvetta e le pere. Se non avete i datteri potete usare anche solo l'uvetta e viceversa. Dopodiché unite il composto ottenuto all'acqua, allo yogurt e alla farina. Se volete aggiungere il cocco questo è il momento giusto. Impastate il tutto. Foderate una tortiera con carta da forno e versatevi la preparazione. A questo punto, quando la torta vegana è già nella tortiera, potete aggiungere nell'impasto dei quadratini di cioccolato. Li inserite dall'alto e li lasciate fuoriuscire appena. Ma questo è a vostra discrezione. È arrivato il momento di infornare la torta. I tempi di cottura sono circa di 35-40 minuti a 180 gradi. Fate sempre la prova dello stecchino per capire se è cotta bene.

Questa torta vegana risulta molto soffice, adatta per la prima colazione. Non solo, è molto leggera per l'assenza del lievito chimico che viene sostituito dal bicarbonato che è molto più digeribile. Per quanto riguarda la farina potete usare quella che preferite. Anche di farro o integrale andranno benissimo. Essendo una torta che cresce molto, potete evitare di usare quella raffinata, ovvero la tipo "0" o la "00", meglio optare per altre molto più salutari. Infine potete anche sostituire una parte di farina, circa 100 gr, con quella di avena o orzo. Sbizzarritevi come volete, in fondo questo è il bello della cucina.