È iniziata domenica 25 febbraio presso BolognaFiere la Slow Wine Fair, che fino al 27 febbraio 2024 riunisce quasi mille espositori e operatori della filiera vinicola provenienti da tutte le regioni italiane e da 27 paesi del mondo. Si tratta della terza edizione della fiera internazionale del Vino guidata dalla presidente di Slow Food Barbara Nappini. Per inaugurare la nuova edizione della manifestazione è intervenuto Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, che ha sottolineato la crescita dell'import ed export dei prodotti alimentari Made in Italy negli ultimi anni.

L'Emilia Romagna locomotiva dell'import ed export dei prodotti italiani

"Ringrazio la presidente del consiglio che ci ha definito la locomotiva del paese, perché nessuna regione è cresciuta quanto la nostra negli ultimi nove anni", ha esordito così Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna.

"Una regione che contribuisce con il record dell'export per oltre la metà del surplus commerciale italiano, quindi che ha il 7,5 % del rapporto tra import ed export", ha poi aggiunto.

"Dunque contribuiamo più della metà del surplus dell'intero paese. Se si ferma o rallenta la locomotiva, si capisce che si ferma o rallenta anche una parte dell'Italia. Quei valori e quei volumi economici fanno parte di quella produzione complessiva che vede nel Made in Italy ancora un riferimento straordinario nel mondo", ha inoltre spiegato il governatore emiliano.

"Non a caso partecipiamo a tantissime fiere internazionali per il terzo anno consecutivo e tra pochi mesi saremo la più grande fiera dell'agroalimentare e dell'enogastronomia di tutto il Nord America e tra le prime principali fiere europee. Quindi, siamo orgogliosi di ospitarla e cercheremo di fare sempre meglio di quello che la regione può fare", ha infine concluso Bonaccini.

La resilienza delle cantine emiliano-romagnole dopo l'alluvione di maggio 2023

Slow Food ha annunciato con orgoglio la partecipazione di 71 cantine dell'Emilia-Romagna, nonostante l'alluvione di maggio 2023 che ha colpito diverse province. Gli uomini e le donne di queste zone hanno quindi immediatamente trovato le energie per rimettersi al lavoro.

Questa ferita ha comunque suscitato riflessioni profonde, in particolare sulla gestione complessiva del territorio. In particolare a Forlì-Cesena e a Ravenna, dove si producono l'Albana (un vino dal colore dorato trova i suoi punti di forza in una struttura e in una morbidezza perfettamente bilanciate dalla freschezza e dai tannini, presenza davvero rara in un vino bianco) e il Sangiovese (un vino rosso sottoposto a lunghi periodi d'invecchiamento).