Al Festival del Cinema di Roma è stato presentato un interessante documentario di Alex Gibney dedicato alla vita del grande cantante italoamericano Frank Sinatra. Questo lavoro, che si intitola “Sinatra All or Nothing at All” arriva nelle sale anche per celebrare i 100 anni dalla nascita di “The Voice”. La “biografia per immagini” parte dall’arrivo dei genitori italiani di Frank in America fino agli ultimi anni in cui Sinatra diventa il monumento di se stesso.

Una vita piena di successi e con qualche ombra

Il documentario del premio Oscar Gibney abbraccia tutto il secolo scorso e, raccontando la straordinaria parabola professionale di Sinatra, fotografa anche l’America con tutte le sue contraddizioni.

La storia (che prende spunto dalla scaletta di 11 canzoni scelte proprio da Sinatra per il suo ultimo concerto da solista a Los Angeles nel 1971) parte, ovviamente, dalle umili origini di “The Voice”, che nacque e crebbe a New York, nel quartiere di Hoboken, in una famiglia di origini italiane.

In seguito ci fu l’incontro importantissimo con Bing Crosby, il matrimonio con la prima moglie che gli diede l’amatissima figlia Nancy e poi, dopo la guerra, le prime canzoni e i primi film. Il documentario racconta tutto di Sinatra: ovviamente parla degli anni del successo planetario (costellati da innumerevoli conquiste femminili) e anche dell’accusa di connivenza con Cosa Nostra.

Sempre al Festival di Roma sono usciti altri documentari sulla musica

Contemporaneamente al documentario su Frank Sinatra, al Festival del Cinema di Roma è stato presentato anche “Junun”, di Paul Thomas Anderson, un altro lavoro documentaristico che racconta il viaggio del chitarrista dei Radiohead Johnny Greenwood in Rajastan e della sua collaborazione con il compositore israeliano Shye Ben Tzur.

La collaborazione tra i due e la nascita del loro album vengono raccontate, in “Junun”, nell’esotica cornice del Forte Mehrangarh.

Sempre al Festival di Roma è stato proiettato anche “Street opera”, che, firmato dal regista iracheno Omar Rashid, è un documentario dedicato all’hip-hop italiano e ha come protagonisti i rapper Tormento, Gué Pequeno, Danno, Clementino e l’attore Elio Germano, che partecipa in veste di cantante con i suoi Bestierare.