In occasione della Milano Fashion Week 2016, si è svolto, venerdì 26 febbraio 2016, presso il Mib Restaurant Cafè di Milano, il solito appuntamento con BINF Fashion Show, la sfilata evento ideata da Davide Gambarotto, che in questa edizione ha portato in passerella 5 Brand per 5 stili tutti diversi tra loro. Davanti agli occhi del numeroso pubblico presente sono sfilate tante novità ed interessanti tendenze, ognuna frutto di contaminazioni e generidiversi: dal mood onirico e fiabesco di La Cles, ai capi carichi di emozioni e poesia di LelkaLor, dai capi streetwear di Marta Zampolini e The Hooded Paris, ai costumi dai tessuti carichi di stampe geometriche e colori fluo di Divissima Milano.

Contaminazioni di stili e generi per le sfilate BINF Fashion Show

Contaminazione” è stata l'unica parola d’ordine di questa edizione 2016 del BINF Fashion Show, come anticipato, anche dal patron dell’evento, Davide Gambarotto, che ha dichiarato: “ Contaminazione, fusion, mix & match: questa tendenza del BINF FashionShow, vera novità della Fashion Week, presenterà stili, materiali e fantasie diversi così che ognuno possa crearsi il proprio personalissimo outfit con l’obiettivo di essere veramente unico e originale”. Ed è proprio in questa direzione che si è quindi svolta la sfilata, con un mix di abiti e costumi tutti diversi tra loro e partoriti dalla creatività di 5 stilisti che hanno saputo caratterizzare un'intera serata della Fashion Week Milanese con un viaggio che ha visto come unica protagonista la donna, romantica e contemporanea, che si differenzia per il suo stile unico, ineguagliabile e personale.

Cinque Brand per cinque stili diversi

La serata ha avuto inizio con l'unicità ed eleganza che contraddistingue da sempre Maison La Cles, capi dalle linee sartoriali sofisticate che puntano a giochi e sfumature di colori che si alternano al classico nero e a tonalità più inaspettate, all’insegna della cosiddetta “peace silk”, preziosa seta proveniente dall’India e realizzata senza danneggiare i bachi da seta.

A seguire la linea di capi creati da Maison The Hooded Paris, con uno stile davvero unico e audace, dove lo streetwear si evolve e diventa prèt à porter: t shirt dove una testa incappucciata diviene simbolo di ornamento distintivo che evidenzia l’originalità della persona che l’indossa. Una linea dove la contaminazione di materiali preziosi come pizzo,cashmere, lino, seta, pelle, metalli si fonde con concetti creativi poco convenzionali, al limite della stravaganza.Lelka Lorandi, fashion designer Slovacca, alias LelkaLor, ha presentato, invece, la sua collezione “Paesaggi notturni” interamente ispirata alla notte e ai colori scuri in essa contenuti.

La notte diventa, con questa particolare collezione, quel momento intimistico in cui ci si immerge nel mistero che si avvicina all'Essere o in cui è più facile conoscere le zone d'ombra della psiche umana.

Passport Collection è invece la collezione portata in passerella da Marta Zampolini: abiti trasformabili che possono adattarsi sia alla figura di chi li indossa che alla situazione in cui sono indossati. Creatività e comodità sono le parole chiave di questi capi, un mix di ricercatezza e praticità che permettono di trasformare felpe in t shirt oppure pantaloni lunghi in shorts. La sfilata si è conclusa con la presentazione della linea costumi dell’azienda Divissima, una collezione mare 2016 che ha illuminato la passerella con tinte metalliche, luccichii e tagli fluidi pronti a muoversi a ritmo degli intramontabili anni ’80, i cui temi si mischiano in combinazioni eccentriche di ispirazione moderna.

Costumi lucidi cangianti, stampe geometriche, colori fluo e motivi floreali, tagli semplici e puliti sottolineano l’eccentricità del voyerismo, costante fissa di questi anni fatti di selfie.

Ancora una voltaha saputo creare un percorso inedito, alla ricerca del proprio stile personale, dimostrando una cosa sola: nella Moda vince l'individualità.