E' morto nel pomeriggio di venerdì 25 a Roma l'attore Paolo Poli e lascia un ricordo caratterizzato dalla leggerezza dei suoi spettacoli che sempre sono stati di alto livello sia per la cura che per la profondità di pensiero. L'ultima esibizione è stata nello scorso gennaio per la riapertura dello storico teatro Niccolini di Firenze dove, tra l'altro, ha recitato poesie di Aldo Palazzeschi e Guido Gozzano. Il Premier Renzi ha espresso parole di ammirazione e di cordoglio per il suo prestigioso concittadino.

Il suo percorso artistico è stato principalmente legato al teatro ma ha lavorato anche nel cinema ein televisione dove lavorò in una serie di puntate dedicate ai vizi degli italiani con Umberto Eco.

Indimenticabili sono poi le sue registrazioni di audiolibri di favole per bambini, la lettura integrale de I Promessi Sposi e quella de La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi.

Tra i tanti lavori realizzati non deve essere dimenticato il suo Rita da Cascia, del 1966, che creò scalpore per il tono irriverente nei confronti del concetto disantità e che portò l'allora onorevole Oscar Luigi Scalfaro a fare addirittura una interrogazione parlamentarechiedendo chelo spettacolo fosse censurato. La cosa portòpubblicità sia per l'attore che per il lavoro con ungrande successo di pubblico. La scrittrice Natalia Ginzburg aveva sottolineato che fra i suoi molteplici volti nascosti c'è essenzialmente quello d'un soave, ben educato e diabolico genio del male.

E alla luce di queste paroleporta a sorridere la coincidenza che sia morto proprio nel giorno del Venerdì Santo ma il suo vizio preferito, come dichiarò in una intervista, era la superbia cresciuta, sempre a suo dire, forse per le troppe lodi ricevute.

I funerali si terranno a Firenze in forma privata e del resto forse preferiamo tutti ricordarlo nella suo essere elegante e nella sua bellezza con una pelle straordinariamente luminosa anche negli ultimi momenti, dove ho avuto modo di vederlo nei giorni scorsi,in quel letto d'ospedale all'Isola Tiberina.