L’inaugurazione a Torino di Terra Madre Salone del Gusto, alla presenza del ministro Dario Franceschini, è significativamente cominciata dallo stand dell’Africa. Ha colpito il miele della Tanzania, giunto al parco del Valentino come crema spalmabile per passare la frontiera e per ingraziarsi gli apicoltori piemontesi, oggi e domani alla Fiera del Miele di Marentino, ad una trentina dei chilometri sulla collina, verso l’Astigiano.

Nei viali del Valentino sono protagonisti i contadini che hanno il monopolio di miele e formaggio. In abbinamento sono davvero una delizia per il palato.

ll formaggio di Capo Verde, è giunto da noi come caprino, merenda di Girolamo Stilton, celebre personaggio dei fumetti Piemme, perché anche il formaggio è un cibo della globalizzazione. Ne sa qualcosa la top model Elisa Sednaoui, madrina 2015 delFestival del cinema di Venezia. La donna è nata al Cairo, ma è cresciuta con la madre a Bra dove la kermesse Cheese lo scorso annoha fatto grandi numeri.

In solidarietà con i terremotati di un mese fa in Centro Italia al Salone del gusto si vende fino a lunedì la caciotta prodotta con il latte di Amatrice (simbolo di un'Italia diversa), Norcia e Leonessa. E non poteva mancare il tubero italiano che è entrato nell’immaginario culinario internazionale: il tartufo con i sughi e i fiumi di inchiostro che ha ispirato.Persino Giacomo Casanova ne adottava l’aroma nei suoi incontri amorosi.

Lo si vuole nel Patrimonio Immateriale dell'Umanità. La candidatura è stata avanzata dall'Associazione Nazionale Città del Tartufo che riunisce 53 associazioni di 13 regioni e dal centro nazionale Studi Tartufo. Ora tutto passa alla commissione ministeriale Unesco.

Dal Piemonte all'Oriente

Storia e storiografia sono protagonisti in Piemonte dal prossimo weekend a Pinerolo e a Torino con rievocazioni e conferenze.

Ottobre si apre in Val Chisone con la rievocazione della leggenda della Maschera di Ferro di Pinerolo: il ministro Fouquet, vegliato dal moschettiere D’Artagnan, rinchiuso a vita per debiti nella fortezza passata sotto il dominio di LuigiXIV. L’artefice del suo arresto per debiti era stato il ministro delle finanze Colbert che avviò l’espansione della Francia in Oriente e l'interesse occidentale per la cultura extraeuropea.

Tema che sarà trattato dal 4 all’8 ottobre a Torino al Museo d’arte Orientale e alla Cavallerizza dal Festival di Storia. Si intitola L’Oriente visto dall’Occidente ed organizzato da Angelo d’Orsi che affronta il difficile percorso degli studi tra paradigma nazionale e a aspirazione globale. La prima edizione del Festival di storia a Saluzzo e Savigliano, dieci anni fa, si era aperta si era già aperta con un tema attualissimo:Flussi migratori, identità europea e identità mediterranea.

Dopo il professor d’Orsi, sarà la volta della lectio magistralis di Michelguglielmo Torri, studioso dell’India, sui pregiudizi storici riguardo all'induismo, i sistema delle caste e l’economia indiana. Altri interventi svilupperanno il confronto con l’Iran, la Mongolia, la Cina, il Giappone e laCorea,su cui soffiano venti di guerra.Tutto a posto per questo evento che si autofinanzia, mentre non così sembra per il Salone del Libro di Torino che secondo il ministro Dario Franceschini avrà il compito di promuovere la lettura.

Ma l’Associazione editori non è d’accordo che l’evento di Milano sia snobbato dalle parole del ministro e relegato a un ruolo commerciale. Contrapposti alla Associazione editori di Federico Mottasono Amici del Salone che hanno raggiunto il numero di ottanta adesioni.