Proprio vero: le piccole cose di tutti i giorni ci sembrano banali quando le abbiamo, e ci accorgiamo della loro importanza solo quando le perdiamo. Così ieri 13 settembre, ad amatrice, un gesto che è usuale e si ripete ogni anno, l'inizio di un nuovo percorso scolastico, ha assunto un sapore completamente diverso diventando il simbolo di un'Italia diversa, un'Italia dove, se si vuole davvero fare qualcosa, si trova sempre un modo.
L'inaugurazione della nuova scuola
All'inaugurazione del nuovo Polo Didattico, eretto in pochi giorni grazie al lavoro instancabile del gruppo della Protezione Civile di Trento che ha messo a disposizione le strutture in cui sono state allestite le aule, erano presenti il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi,il commissario Vasco Errani e il capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio.
Ha presenziato inoltre il Vescovo di Rieti Domenico Pompili, e naturalmente non poteva mancare il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Al taglio del nastro c'era anche il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, che ha sottolineato come questo possa essere considerato il primo passo di un lungo cammino al termine del quale, ha assicurato, Amatrice riavrà tutto quello che ha perso.
Le lacrime sono nel cuore
In un'intervista il sindaco Pirozzi non riesce a non ricordare un fatto drammatico e innegabile, anche in un giorno di festa: che in quella Scuola oggi non ci sono tutti i bambini che avrebbero dovuto esserci. Però, continua, non èil momento dei vittimismi: Amatrice deve ripartire, e con lei il sistema Paese.
Tra un mese verrà approvato il dl
Secondo le ultime notizie diffuse, entro un mese si avrà l'approvazione del decreto legge per le zone colpite dal terremoto del 24 agosto scorso. Ad annunciarlo è statoil segretario generale della Cisl Giovanni Luciano, che ha anche detto che in questo arco di tempo si svolgeranno degli incontri con i sindaci e le comunità interessate per stabilire le migliori modalità procedurali.
All'interno del decreto legge verranno comprese anche le agevolazioni fiscali per lavoratori e imprese.
La volontà degli amatriciani di non abbandonare il luogo che hanno amato, anche se oggi è solo una distesa di macerie, si è fatta sentire con molta forza anche in questi giorni pieni di tristezza e dolore: adesso tocca alle istituzioni che devono aiutarli a rendere realizzabili i loro desideri.
Il capo della Protezione Civile Curcio ha detto che lui, e gli altri, non sono presentisolo a tagliare nastri. Il passato purtroppo però racconta altre storie; ma il futuro, come ama ripetere il sindaco Pirozzi, è ancora da scrivere.