Un giovane artista con il suo violino si esibisce lungo le strade di Sanremo parlando ai passanti con il linguaggio internazionale della musica. Alcuni esercenti del posto però non apprezzano e cacciano il musicista accusandolo di disturbare i clienti. Lui se ne va in silenzio, rispettando le richieste dei negozianti che non si aspettavano di rivederlo in questi giorni sul prestigioso palco della Scala. Si saranno mangiati le unghie riconoscendo nel giovane talento, l'artista di strada da loro cacciato?
Davide Laura, un figlio della musica
Il violinista è Davide Laura, di origine milanese, classe 1988, ha frequentato il Conservatorio e in seguito si è laureato alla Statale.
"Sono figlio della musica" afferma il musicista che ama suonare tra la gente, un nomade e come tale ama suonare lo strumento che meglio si presta ad essere portato e suonato ovunque.
Davide Laura è veramente figlio della musica, il padre Massimo Laura è chitarrista alla Scala di Milano e la madre, Carla Moreni si occupa di critica musicale. I melodiosi suoni creati dagli strumenti musicali sono sempre stati presenti nella vita di Davide fin da quando, ancora protetto dal grembo materno, veniva 'portato' ai concerti. Si racconta che il piccolo artista nel pancione della madre reagisse ad ogni suono e vibrazione sferrando calci. "Una volta vista la luce ho iniziato prima a cantare e poi a parlare" ricorda sorridendo l'artista in un'intervista al sito Riviera24.it.
Iscritto a 6 anni al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, Davide mostra tutta la predisposizione per la musica classica apprezzando prima il violoncello e poi il violino.
Nomade nell'anima
Nonostante la sua grande professionalità e l'approvazione ricevuta durante le sue esibizioni teatrali, il giovane violinista non abbandona la strada dove ama esibirsi, definendosi un "nomade" si nella vita che nella musica.
Ama la musica gitana e jazz manouche che porta in giro per l'Europa ed oltreoceano. "Tutto è iniziato per una sfida con un amico ai tempi delle scuole medie", racconta Davide "Mi sfido a suonare al centro di Milano, in palio 5 mila lire. Naturalmente non me lo sono fatto dire due volte. In 10 minuti avevo già raccolto un piccolo capitale, emozionato per il successo avuto, ho continuato a suonare ogni giorno in strada e ancora continuo".
Nessun rancore solo musica
Dopo un periodo di pausa in cui l'artista si dedica ai suoi studi, torna alla sua passione: suonare nelle piazze. Davide ama esibirsi tra la gente comune, fino a che alcuni esercenti sanremesi non hanno messo fine alle sue performance estemporanee cacciandolo. Passato qualche mese Davide Laura ha portato la sua musica sul palco della Scala di Milano suonando il Banjo. "Non pensavo che quell'episodio avrebbe avuto tanta risonanza" afferma Davide,"Nessun rancore verso i negozianti, rispetto chi porta avanti il suo lavoro, soprattutto in un momento così difficile" continua. "La musica è il linguaggio universale dell'emozione e la voce dell'anima che sa comunicare con tutti. Come diceva Bach: la musica è colei che aiuta a non udire dentro il silenzio che c’è fuori".