Rubens, Mantegna, Tintoretto, Pisanello, Caroto. Questi alcuni dei nomi delle 17 opere d'Arte recuperate quest'oggi in Ucraina. La rapina, effettuata nel novembre dello scorso anno, aveva fatto perdere al museo dipinti per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro. Alle ore 18:03, il volo proveniente da Kiev, è atterrato in Italia, portando con sè i quadri accompagnati dal Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini e il sindaco di verona Flavio Tosi. Le opere, consegnate in mattinata dal presidente ucraino Petr Poroshenko, sono tornate così a completare la collezione del Museo di Castelvecchio, uno dei più importanti della città capoluogo del Veneto.

Le opere d'arte

Le tele ritrovate nei pressi della regione di Odessa, in Ucraina, stavano per essere spedite in Moldova, proprio dove gli investigatori coordinati dalla Procura di Verona conducevano le proprio indagini. Rinvenuti nascosti dietro a dei cespugli nei pressi del fiume Dnestr, i dipinti costituiscono un tassello di primaria importanza per la cultura artistica italiana e, ritrovati il 6 maggio scorso, hanno dovuto attendere procedure burocratiche internazionali per poter essere di nuovo esposte nel bel paese. Opere come la Madonna della Quaglia di Tintoretto, Ritratto di giovane con disegno infantile di Caroto e La sacra Famiglia di Mantegna, tornano così a dar luce alla magnifica tradizione pittorica italiana, in esposizione al museo di Verona.

La Rapina

La sera del 19 novembre 2015, dopo la chiusura del museo, le videocamere di sorveglianza immortalarono l'irruzione all'interno della struttura di tre uomini a volto coperto. Non un segnale di allarme suonò, però. Infatti, complice della banda di malviventi, si scoprì fosse un vigilantes in servizio quella sera stessa.

Le forze dell'ordine, nel corso dell'indagine, arrivarono anche a scoprire che la moglie del fratello di costui, originaria dell'est Europa, fosse la tramite fra i basisti residenti in Italia e la "manovalanza" moldava. "Tiriamo un grande sospiro di sollievo e siamo felici, perché è un pezzo importantissimo di Verona che torna ai cittadini veronesi e a tutto il mondo" ha riferito alla stampa il sindaco Flavio Tosi.

Il ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini ha annunciato: "Venerdì porterò in sede di consiglio dei ministri un disegno di legge che identifica nuove tipologie di reato rispetto a danneggiamento e furto di opere di interesse di patrimonio culturale", ribadendo la soddisfazione per il risultato ottenuto dall'indagine condotta in collaborazione con le forze di polizia ucraine.