Se i Golden Globes sono davvero l’anticamera degli Oscar, quest’anno non dovrebbe esserci gara per gli Academy Awards. Infatti La La Land ha trionfato sin dall’inizio della cerimonia, quando il conduttore Jimmy Fallon si è cimentato, con l’aiuto di molte altre star, in una folle parodia del musical di Damien Chazelle. Il film ha vinto tutto quello che poteva ottenere, portandosi a casa ben sette riconoscimenti: come miglior commedia, ma anche a regia, sceneggiatura, colonna sonora, canzone (“City of stars”) e attori protagonisti (Emma Stone e Ryan Gosling).

Un successo mai visto prima che ha monopolizzato la serata, idealmente dedicata a Debbie Reynolds e Carrie Fisher, recentemente scomparse.

Gli altri premi

Agli altri sono rimaste le briciole, Moonlight ha vinto come miglior film drammatico, mentre i migliori attori in questa categoria (i Golden Globes distinguono tra drammi e commedie) sono stati Casey Affleck per Manchester by the Sea e, a sorpresa, Isabelle Huppert con Elle, che ha ricevuto anche il premio come miglior film straniero. Come non protagonisti sono stati incoronati la favorita Viola Davis (Fences) e l’outsider Aaron Taylor Johnson (Animali Notturni).

Il discorso di Meryl Streep

Pochi i momenti da ricordare in una cerimonia cominciata con la rottura del gobbo elettronico e filata via senza particolari guizzi, almeno fino al premio alla carriera, il Cecil B.

Demille Award, andato quest’anno alla grande Meryl Streep, che ha scosso la platea con un discorso profondamente politico nel quale ha duramente criticato le posizioni del futuro presidente Donald Trump. Per il resto poche battute e molte papere dei presentatori, tra i quali si sono distinti Steve Carell e Kristen Wiig con una divertente gag sui traumi legati alla visione dei cartoni animati da bambini, prima di premiare Zootopia.

I riconoscimenti per la televisione

I Golden Globes però non riguardano solo il Cinema, ma anche la televisione: per la giuria miglior miniserie è Il caso O.J. Simpson, che ha visto premiare anche la protagonista Sarah Paulson. Tre allori anche per The Night Manager (per il protagonista Tom Hiddleston e i comprimari Olivia Colman e Hugh Laurie).

Miglior serie drammatica The Crown, che ha ricevuto una seconda statuetta per la protagonista Claire Foy. In questa categoria Billy Bob Thorton ha vinto per Goliath. Infine le serie comiche: due riconoscimenti per Atlanta (per il miglior telefilm e l’attore Donald Glover), mentre la miglior attrice è Tracee Ellis Ross in Black-ish.