Inaugurata l'11 marzo 2017 l'importante mostra dal titolo 'Uomini-dei' dell'architetto Simonetta Ceriachi presso la Galleria Puccini di Ancona rimarrà aperta fino al 26 marzo 2017.

Visitarla è un po' come entrare in un luogo sacro, anche se lo spazio relativamente angusto della Galleria non lo consentirebbe. Eppure ammirare queste creature realizzate con rete metallica, parallelepipedi di rete dotati di braccia, mani e testa e che portano al posto del cuore una sfera che cade a piombo proprio al centro interno della scatola trasmette immediatamente, sia per l'imponenza delle figure che per la loro ieratica fissità, un che di sovrumano, e la titolazione Uomini-Dei è quanto di più calzante si possa pensare.

I sette Uomini-Dei e il loro valore simbolico

L'aura sacra e misteriosa delle statue si fa più carica quando lo spettatore posa gli occhi su certi particolari, quali le piante dell'ulivo, della quercia o della rosa che portano in mano o gli animali che si stagliano davanti, tutti rigorosamente modellati con la rete metallica. I giganti sono sette, Giove, Mercurio, Venere, Marte, Saturno, Urano, Nettuno, ed ognuno ai piedi o sulla veste possiede un animale. C'è la manta per Urano, il cavallo per Nettuno, la lontra per Mercurio, l'elefante per Saturno, ed i volti, resi con uno stampo sottostante, pur creati con la rete metallica, sono per certi versi espressivi e appena delineati.

La suggestione è grande per chi visita la mostra ma quell'aria di sacralità che essi trasmettono si giustifica in un pensiero e in una idea vecchi come l'uomo.

Risale a Platone e poi rielaborata nel Platonismo, ma si pone ovviamente anche alla base della fede cristiana, con le varianti ricevute nell'umanesimo Rinascimentale che tanto ispirarono gli ambienti della Firenze di fine 400 e lo stesso Botticelli (1445-1510) attraverso il Neoplatonismo. E l'idea è quella che dentro ogni uomo vi sia una scintilla del divino, che Dio nel suo immenso amore è prima di tutto dentro di noi e che la nostra sostanza, insieme agli elementi naturali di cui siamo fatti e che l'artista menziona e assegna come attributi imprescindibili ad ogni Gigante, sia proprio in quell'afflato di amore e di bellezza che soli ci fanno sentire vivi.

Gli Uomini-Dei della Ceriachi ci ricordano questo e dunque visitare questa mostra è proficuo e salutare perché molto spesso dimentichiamo tutto ciò e ignoriamo le nostre potenzialità di energia e di bene, che invece sono presenti in ogni uomo, e che lasciamo sopite e silenti. La singolare bellezza di queste statue realizzate con un materiale insolito come la rete metallica ci dice che anche oggi, riveduto e corretto, affiora il bisogno del divino e che solo gli artisti sanno come sempre mettere il dito sul nervo scoperto di una società che deve orientarsi di nuovo.

In una città come Ancona la mostra meriterebbe di proseguire il suo cammino oltre la data del 26 marzo e l'esposizione potrebbe fare il giro di altre piccole e grandi città, di un paese che deve la sua fama e la sua grandezza a quegli uomini che hanno creduto in questo piccolo assunto.

Ricordiamo che l'ingresso è libero e che la galleria Puccini si trova in Via Bernabei 39 ed è aperta tutti i giorni tranne il lunedì dalle 17,30 alle 19,30.

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