Michael Jackson aveva paura di essere assassinato, e questi timori si sarebbero palesato poche settimane prima che fosse ritrovato quasi cadavere a seguito di, come venne affermato, un 'sovradosaggio' di un sedativo, denominato Propofol. A rivelarlo sarebbe stato un intimo amico del Re del Pop, ancora compianto da milioni di fan. Michael Jacobshagen, questo il nome dell'amico di Michael Jackson, sarebbe, da tempo, in possesso di una decina di lettere, precisamente 13, scritte dalla popstar, pochi giorni prima della morte. In queste lettere Jackson esprimeva tutti i suoi più profondi timori per la propria incolumità e sicurezza.
Michael Jackson, decedette il 25 giugno 2009 alle 14:26, ora di Los Angeles, presso l'ospedale Ucla Medical Center, dove venne portato in ambulanza dopo che, secondo le prime ricostruzioni di allora, aveva assunto una dose eccessiva di sedativi. Le 13 lettere che ora il signor Jacobshagen ha voluto rendere pubbliche rendono ancora più complicato risolvere il giallo legato alla sua morte. Infatti, per la maggioranza si tratto' di suicidio. L'unica a sostenere la tesi dell'omicidio, prima della comparsa di queste lettere, era la figlia Paris Jackson.
I retroscena sulla morte svelati nelle 13 lettere
Secondo quanto affermato dall'amico del cantante in un'intervista rilasciata ad una emittente televisiva australiana, la popstar gli avrebbe telefonato mentre si trovava in Germania e lo avrebbe pregato di raggiungerlo quanto prima a Los Angeles.
Una volta giunto, Jacobshagen avrebbe ricevuto la confidenza da parte di Jackson di temere di essere assassinato e, inoltre, il cantante gli avrebbe consegnato le 13 lettere. Ciò che lasciò preoccupato Jacobshagen era che, nei tre giorni in cui fu in compagnia dell'amico, Jackson appariva estremamente provato emotivamente e in leggero stato confusionale, come non lo aveva mai visto.
Chi è certa, invece, che Michael Jackson sia stato assassinato, e' la figlia Paris, che continua a sostenere che quella del suicidio è tutta una montatura. E anche queste ultime 13 lettere, che a breve saranno rese pubbliche, stanno a dimostrarlo. Finora, il dato certo sulla morte della popstar è che il medico Conrad Murray, all'epoca medico personale di Jackson, è stato condannato a 4 anni per omicidio colposo.
Se è stata una sua iniziativa personale o la sua mano è stata guidata da qualcun altro, o ancora si tratta solo di un capro espiatorio e i veri responsabili sono da ricercare altrove, forse l'attento esame di queste lettere potrà rivelarlo.