A New Orleans, 20 anni fa, atterrò un aereo. Quando il gruppo dei Negrita, con il loro materiale pre-prodotto in Italia – in una casa colonica in provincia di Arezzo – scesero, si guardarono intorno. Quella era l’America e prometteva tante cose.
Ovviamente, la band italiana era giunta lì per conquistare un sound internazionale per la loro prossima pubblicazione. Ma, una delle prime promesse a portata di mano, fu l’aria particolarmente afosa. Quella che faceva incollare la camicia alla pelle. E i jeans ai sedili di qualsiasi mezzo di trasporto. I musicisti erano partiti con altri intenti, ma si sa, i sogni non hanno mai il sapore del disagio.
Quando il taxi li portò all’indirizzo indicato, i ragazzi della band restarono un po’ perplessi.
La porta
Per quanto la strada che porta al successo non sia sempre particolarmente illuminata e ampia, ciò che si parò di fronte agli spaesati musicisti e ai loro bagagli poggiati sul marciapiede, fu una porticina. Piccola. Molto piccola. Suonarono il campanello, increduli e tra mille dubbi.
Non sapevano cosa pensare. Erano stanchi del viaggio. Forse avevano capito male l’indirizzo. No, avevano capito giusto. Qualcuno aprì. La band italiana s’infilò nell’angusto spazio. Nel corso del cammino che li avrebbe portati nel cuore dell’edificio, incontrarono dei bidoni. Per la spazzatura. Quella per la raccolta differenziata.
Va bene, pensarono i musicisti, non è il caso di essere poi così formali.
Ad ogni modo, respirando sotto il rado movimento delle pigre pale di legno dei ventilatori coloniali appesi al cielo della camera, erano giunti nel regno del Mississippi. Acqua e terra del blues. Tutto il resto poteva anche non essere preso in gran considerazione.
E poi, la band l’ha scoperto in un secondo tempo, lo stesso tragitto e lo stesso benvenuto attraverso quella minuscola porticina di servizio, erano stati famigliari anche a un grande in assoluto. Si tratta di Mr. Robert Allen Zimmerman, ovvero, Bob Dylan, recente premio Nobel per la Letteratura – dopo tante polemiche, il menestrello del rock lo ha ritirato il giorno 1 aprile 2017 –.
Insomma, anche Dylan era passato di lì.
‘XXX’, la ristampa
Tuttavia, per Cesare Petricich "Mac" (Monza - MI 1969), chitarra; Paolo Bruni "Pau" (Arezzo 1967), voce e chitarra; Francesco Li Causi "Franky" (Baucina - PA 1965), basso; Cristiano Dalla Pellegrina (Trento 1969), drummer ed Enrico Salvi "Drigo" (Arezzo 1969), chitarra e voce, quell’esperienza americana fu decisiva per maturare il suono che li avrebbe caratterizzati in futuro.
Infatti, pur essendo “XXX” un album in studio, la tecnica adottata presso il Kingsway studio di Daniel Lanois a New Orleans – ovvero la registrazione del gruppo in presa diretta – portò la band ad adottare un sound prettamente americano che accellerò la loro evoluzione stilistica.
Il lavoro fu svolto con la direzione di Fabrizio Simoncioni e l’apporto di Carlo U. Rossi.
Ora, la ripubblicazione di quell’album seminale per il carattere artistico del gruppo aretino, è attesa per il 12 maggio 2017. La divulgazione di questa ristampa prevede, oltre alle tracce originali, delle novità. Ci saranno, anche e quindi, due demo storici, il Dvd del documentario del progetto e due brani inediti registrati all'epoca.