Era il 1992 e c’era la guerra del Golfo. Roger Waters, ex bassista di una delle band più famose dell’universo rock – i Pink Floyd – all’epoca pubblicò un Cd che aveva come tema principe il potere della televisione. L’album si chiamava "Amused to Death". Ebbe un’ottima accoglienza da parte della critica. Per Roger era il terzo lavoro fatto in solitudine e dopo aver abbandonato i Floyd. Si può dire, ancora per qualche tempo, che "Amused to Death" sia per l'artista inglese l'ultima produzione rock in studio.

‘Is This the Life We Really Want?’

Infatti, ben dopo 25 anni, l’ex frontman dei Pink Floyd affiancherà a quel suo lavoro – che ebbe anche un grande riscontro di pubblico – un nuovo Cd.

Si chiamerà “Is This the Life We Really Want?” e sarà pubblicato il prossimo 2 giugno 2017. Ovviamente, anche questo album targato 2017, avrà come carattere fondamentale il fatto di contenere degli inediti realizzati squisitamente in studio. Nel nuovo lavoro troverà posto, come sempre, la visione del mondo del suo compositore e autore.

D’altra parte, Roger Waters, è risaputo, è uno di quei musicisti che amano mettere nei propri testi le impressioni che la realtà lascia su di loro. Difficile che da uno degli autori di una pietra miliare della musica psichedelica come "The Dark Side Of The Moon", venga proposta una sequela di brani sganciati dalle problematiche che ogni società deve affrontare nel suo evolversi storico.

Quindi, ecco l’impegno politico. Ecco l’impegno sociale.

I musicisti dell’album

Di “Is This the Life We Really Want?” è stato detto che “…È il naturale successore di grandi classici dei Pink Floyd come ‘Animals' e ‘The Wall'". Pertanto e certamente, il nuovo disco sarà un’ulteriore prova di talento che l’ex bassista dei Pink Floyd regalerà ai fan.

Alla realizzazione del Cd hanno partecipato in tanti. Si ricordano Joey Waronker alla batteria; Gus Seyffert al basso, chitarra, tastiere; Roger Manning e Lee Pardini alle tastiere; Jonathan Wilson alla chitarra e alle tastiere. Alle voci, invece, sono stati presenti Lucius, Jessica Wolfe e Holly Proctor.

Ovviamente, Roger Waters – personaggio che per alcuni versi sta ai Pink Floyd come Freddy Mercury sta ai Queen – non si è limitato alla composizione e al canto.

Suoi sono gli innumerevoli interventi con il basso acustico e la chitarra. Così, come non si può non citare il nome di Nigel Goldrich. Quest’ultimo è, nell’economia del disco, il responsabile della produzione musicale. Ma il suo apporto va molto al di là. Infatti, questo nome che ha collaborato con Paul McCartney, U2, Beck e i Radiohead, ha anche suonato tastiere e chitarre per le 12 tracce presenti su “Is This the Life We Really Want?”.