Oggi Dustin Hoffman, uno degli attori di Hollywood più applauditi, compie ben 80 anni. Nato a Los Angeles nel 1937, ha una carriera di 50 anni grazie ad anni trascorsi nei teatri di Broadway. Ed è stato proprio mentre recitava in una pièce che è stato scoperto e scelto da Mike Nichols per 'Il Laureato'. Da questo film in poi non si è più fermato. Si è fatto sempre amare dalla critica e dal pubblico con straordinarie interpretazioni tramite pellicole che hanno sottolineato la sua genialità eclettica e un'attitudine mutevole.

Vincitore di premi cinematografici prestigiosi che lo hanno reso famoso in tutto il mondo

Dopo aver vinto 2 Premi Oscar come migliore attore ('Kramer contro Kramer' e 'Rain Man – L'uomo della pioggia'), svariati Golden Globe, Premi Bafta e David di Donatello ecco cosa ha detto in merito: 'Una delle conseguenze della fama è che non hai più il timore della morte'.

Uomo intelligente, affascinante e pieno di sorprese, soprattutto nelle sue dichiarazioni

Gira voce che sia un uomo facile all'ira, ma lui ha dichiarato: 'La gente dice che sono una persona non facile, più che altro perché sono meticoloso. Lo sono sul set, ma mai nella vita privata e odio i rimpianti'. Ecco cosa ha detto riguardo al proprio lavoro: 'Io ho scelto di fare questo mestiere per conoscere le ragazze e non per passione come gli altri.

Non per forza bellissime, l'importante è che abbiano 2 gambe e altro. E poi per i soldi, guadagnarli senza troppa fatica'. Il suo nome è in onore dell'attore del Cinema western muto Dustin Farnum e ha dichiarato: 'Mia madre e mio padre sono cresciuti guardando i suoi film. É morto nel 1929 e oggi non se lo ricorda nessuno. E pensare che io non sono capace di andare a cavallo'.

Quando Dustin e Robert De Niro stavano girando 'Sesso & Potere' di Barry Levinson sullo scandalo Lewinski, Bill Clinton li ha invitati alla Casa Bianca. Ha raccontato: 'Lui ci chiese la trama del film. Non sapevamo cosa dirgli. Poi si è rivolto a me e io, per tutta risposta, ho iniziato a ballare il tip tap'.

Una persona che ama divertirsi con chi gli sta davanti, capace di lavorare per i migliori registi

Apprezzato da tutto il mondo, ha conservato quell'aria sbarazzina, scherzoso con i giornalisti durante le interviste e giocherellone con i fotografi: 'Visto che non sono mai stato un uomo di grande bellezza, non mi sono mai preoccupato più di tanto del mio aspetto fisico. Per me un pensiero in meno. Tutte le persone belle fanno di tutto per rimanerci e spesso entrano in depressione'.

La sua presenza importante ha reso indimenticabili svariati film come: 'Un uomo da marciapiede' di John Schlesinger, 'Il piccolo grande uomo' di Arthur Penn, 'Cane di paglia' di Sam Peckinpah, 'Tutti gli uomini del Presidente' di Alan J.

Pakula, 'Il maratoneta' di John Schlesinger e 'Tootsie' di Sydney Pollack. Non ci resta che rivederlo all'opera come scultore isterico che non è riuscito ad avere successo nel film di Noam Baumbach, presentato all'ultimo Festival di Cannes.