Ultimamente, Ringo Starr, è stato impegnato con la celebrazione di eventi che rimandano al suo passato. Insomma, si sta parlando di “Sgt. Pepper”, un lavoro discografico che ha fatto epoca e che, giustamente, è finito nella storia della musica pop-rock. Inoltre ha partecipato anche agli avvenimenti legati al documentario firmato da Ron Howard, “Eight Days A Week”. Comunque e a quanto pare, i tanti interessi e le varie frequentazioni artistiche non bastano a far desistere l’ex Beatle dalle sue produzioni artistiche attuali. Infatti, ha pubblicato il suo diciannovesimo album che si chiama “Give More Love".

Il disco

Il nuovo lavoro è apparso negli store il 15 settembre 2017. Il titolo, per l’appunto “Give More Love”, è stato spiegato dallo stesso batterista come incitazione a dare di più. A dare più amore. Ringo ha 77 anni e, guardandosi intorno, non può fare a meno di notare che dopo anni e stagioni passate a cercare di far passare la parola d’ordine “love” come collante per la gente che abita il pianeta Terra, purtroppo il bersaglio non è stato (ancora) centrato. Ma lui, eterno hippy alle prese con un mondo che punta i piedi, insiste col suo messaggio di pace, libertà e amore. I valori che non ha mai dimenticato. Ringo Starr, alla fine, rimane sempre il Beatle che ama condividere il rock’n’roll con il mondo.

Ma il rock’n’roll, pare dire, è comunque un buon sostegno per una parola. Per un messaggio. Per un incitamento.

Storia di un batterista

Essere Ringo Starr è un’avventura. Specialmente se devi dividere le copertine con compagni di vita e di carriera con la caratura di John Lennon. O come Paul McCartney. O come l’autore dell’immensa “Something”, George Harrison.

Quando rimpiazzò Pete Best, drummer che precedette il suo arrivo, Richard Henry Starkey, il suo vero nome, non immaginava che il mondo verso il quale si stava avviando lo avrebbe cambiato tanto. Né sospettava che i beatles – e quindi anche lui – avrebbero cambiato a loro volta il mondo. E molto. L’artista, in molte chance creative, mostrò di essere dotato di genio surreale.

Sono suoi alcuni titoli di canzoni storiche come “A Hard Day’s Night” o Octopus’s Garden”. Questo suo recente album si collega puntualmente con la produzione passata dei Beatles. In particolar modo con un titolo, uno dei grandi successi del quartetto di Liverpool, “All You Need Is Love”. Quel brano ha compiuto 50 anni. C’era speranza in quelle parole. C’è speranza in “Give More Love”.