Il 23 novembre partirà la programmazione de “Il libro di Henry”, opera a metà strada tra giallo e thriller, del regista Colin Trevorrow e distribuito dalla Universal Pictures. Henry, bambino prodigio di 11 anni, vive in una piccola cittadina insieme al fratellino Peter e alla madre Susan, che aiuta come l’uomo di casa nella cura dei conti e delle spese della famiglia. Inserito in una scuola mediocre, dove gli altri bambini sono nettamente al di sotto delle sue brillanti capacità intellettive perché, come afferma lui stesso nel trailer, “per il mio sviluppo psicofisico è meglio interagire con i miei coetanei in una scuola normale”, conosce Cristina, la ragazza della porta accanto che vive sola col suo patrigno.

Man mano che l’amicizia tra i due si approfondisce, Henry nota che qualcosa nella vita della ragazza non va come dovrebbe andare, che Cristina ha bisogno di aiuto. Si accorge infatti che il padrino della le fa violenza e decide di aiutarla, coinvolgendo in tutto questo la madre Susan. Il patrigno però è il commissario della polizia della piccola cittadina, rispettato e stimato da tutti, il quale ha costruito attorno a sé una maschera di onorabilità e rispettabilità. Henry e sua madre, armati di coraggio e spinti dal desiderio di aiutarla, decidono di andare fino in fondo a questa storia: hanno bisogno di prove certe, schiaccianti, affinché la verità di una ragazza abusata possa prevalere sull’omertà della città, dal momento che nessuno è disposto a credere che l’uomo sia colpevole.

Dobbiamo sistemare le cose” dice Henry, incoraggiando sua madre a dare campo a tutto l’amore materno che possiede, per contrastare l’amore malato e degenerato del patrigno. Per salvarsi dalla persona che rappresenta la sua famiglia, ha bisogno dell’aiuto di due quasi estranei, una mamma e un figlio dotati però di una forte intelligenza emotiva, supereroi moderni senza mantello.

Nel trailer coinvolgente e intrigante, il dipanarsi dei motivi della storia, supportato in maniera emozionante dalla scelta della colonna sonora, sembra andare in parallelo col crescendo della forza d’animo e dell’intraprendenza di questi personaggi, contrapposti alla fragilità di Cristina e all’ambiguità del patrigno.

La pellicola, già in distribuzione da giugno negli Stati Uniti, sembra non aver goduto del consenso unanime da parte della critica, seppur più clemente sembra essere stato il giudizio del pubblico.

Rotten Tomatoes, sito web che raccoglie recensioni, informazioni sul mondo del Cinema e della tv, riporta un gradimento espresso del 64%. Restano ancora pochi giorni e poi anche noi in Italia potremo decidere da che parte stare, sollevando o abbassando il nostro pollice di gradimento.

I protagonisti e i loro interpreti: le tre rose del film

Naomi Watts, attrice da doppio Premio Oscar, ricevuti per i film 21 Grammi e The Impossible, annovera nella sua carriera la partecipazione a pellicole di successo come The ring, King Kong e Il velo dipinto, lavorando poi anche per la televisione come attrice, doppiatrice e produttrice di alcuni suoi film.

Colin Trevorrow, regista, sceneggiatore e produttore il cui nome è indissolubilmente legato alla sua opera maggiore Jurassic World, quarto capitolo della famosissima saga di Jurassic Park.

Jaeder Lieberher, attore statunitense nato nel 2003, conosciuto per esser stato il protagonista nel recente remake del film It, dove interpretava il fratello di Georgie, il bambino con impermeabile giallo e barchetta di carta che viene subito in mente quando si pensa a questo film. Anche in It, il protagonista lotta per salvare un bambino da forze malvagie, nel caso dell’horror da forze sovrannaturali, che rende i due personaggi interpretati da J.Lieberher in qualche modo analoghi tra loro. Nel caso di Cristina chiede supporto alla madre, in It il bambino non chiede aiuto ai genitori, troppo occupati a cercare di accettare la scomparsa del figlio minore, ma al suo gruppo di amici e grazie a loro riesce, vincendo le paure, ad affrontare il pagliaccio e a obbligarlo a ritirarsi nel pozzo.