The silence breakers, il movimento contro le molestie di genere è stato eletto "Personaggio dell'anno" dalla rivista Time. La scelta è ricaduta quest'anno non su un unico personaggio ma su un intero movimento che si è diffuso grazie alla campagna social a colpi di hasthag Mee Too. Un riconoscimento che va quindi a tutte le donne che hanno raccontato di essere state vittime di molesti. La motivazione alla base della scelta sta nel fatto che le donne con le loro esternazioni e prese di posizione sui social hanno spinto tutti a smettere di accettare l'inaccettabile.

Dal 1927, ogni anno a dicembre, il Time assegna l'importante riconoscimento ad un personaggio che nel corso degli ultimi dodici mesi si è distinto nel panorama internazionale. Al secondo posto quest'anno si è classificato il chiacchieratissimo presidente americano Donald Trump, al terzo il presidente cinese Xi Jinping. E ancora al quarto c'è il procuratore speciale Robert Mueller e il leader nordcoreano Kim Jong un.

A sbaragliare la concorrenza è stato però per il 2017 un intero movimento, quello contro le molestie nei confronti delle donne, che negli ultimi mesi è riuscito a riunire intorno a sé milioni di persone e a far discutere dello stesso argomento uomini e donne diverse e distanti tra loro.

Un movimento che nel giro di poco tempo ha catalizzato l'attenzione del mondo su una questione che fino a ad allora era poco considerata, quella degli uomini che usano il proprio potere per ricatti nei confronti delle donne.

Ma la storia dell'hasthag Mee Too e del movimento The silence breakers è lunga e complessa. Partito anni fa il movimento è esploso solo di recente.

Tutto ha avuto inizio dal caso Weinstein. Migliaia di persone, sull'onda di quanto accaduto ad attrici anche molto note che avevano dovuto sottostare alle avance e ai ricatti del noto produttore americano, hanno parlato della loro esperienza. Hanno deciso di raccontare il loro vissuto denunciando molestie avvenute per lo più sul luogo di lavoro e legati all'affermazione professionale.

Ad accompagnare tutto ciò c’è stato l'hasthag MeToo, una campagna online che ha inondato i social di tutto il globo.

The silence breaker in realtà ha avuto origine molto tempo fa, per la precisione ben dieci anni fa. A generare il movimento fu l’attivista Tarana Burke che però non immaginava quanto successo avrebbe avuto a distanza di ben dieci anni. Nel corso di questo tempo l'hasthag MeeToo è servito a far uscire allo scoperto storie di abusi sulle donne. Ma anche storie di uomini che proprio come Harvey Weinstein hanno usato l'arma del ricatto e dell'abuso di posizione dominante.