Il 14 e 15 marzo si sono svolte ad Aversa due importanti giornate dedicate al grande compositore Domenico Cimarosa che, proprio nella città normanna, ebbe i natali il 17 dicembre 1749. Il giorno 14, presso il teatro "Cimarosa", si è svolto il Premio Internazionale "Domenico Cimarosa", ideato e diretto da Piero Viti, giunto quest'anno alla sua quinta edizione. La manifestazione, organizzata dall'Accademia Mediterraneo Arte e Musica, ha reso omaggio al grande musicista premiando artisti di varie discipline che, a vario titolo, hanno contribuito con la propria carriera a rivalutare e far conoscere la figura del compositore aversano.

Quest'anno, il Premio è stato inserito all'interno del prestigioso e ricco festival "Cimarosa torna a casa", la cui direzione artistica è affidata a Giuseppe Lettieri, promosso dall'Amministrazione Comunale di Aversa e con il duplice patrocinio della Regione Campania e del Conservatorio "Nicola Sala" di Benevento.

I premiati

Tra i premiati di questa edizione, si sono distinti il pianista Dario Candela, autore di una prestigiosa registrazione discografica dedicata all'integrale delle 88 sonate per strumento a tastiera di Domenico Cimarosa e Simone Perugini, direttore d'orchestra e musicologo, "Head Editor" di Artaria Editions Limited e la Major discografica Naxos per il progetto di pubblicazione in edizione critica dell'opera omnia cimarosiana e che, in qualità di direttore d'orchestra, ha al proprio attivo cinque registrazioni discografiche dedicate a diverse opere cimarosiane.

Il Premio è stato offerto anche all'azienda CONAD che per diversi anni ha scelto, come colonna musicale dei propri spot pubblicitari televisivi e radiofonici, un'aria di Cimarosa tratto dall'opera La vergine del sole e al Maestro Fabio di Lella che organizza proprio ad Aversa dal 1999 l'International Flute Competition "Domenico Cimarosa".

Al premio era presente anche il musicologo giapponese Takashi Yamada (Associate Professor dell'Unversità di Kunamoto).

La conferenza a Palazzo Golia

Il giorno successivo, 15 marzo, nella splendida cornice dello storico palazzo Golia, appartenuta ai baroni Ricciardi Serafini de Conciliis e, per l'occasione, messo a disposizione dall'avvocato Maurizio Golia, si è svolta una conferenza-incontro intitolata Cimarosa ieri oggi e domani.

Genesi di un capolavoro, Il Matrimonio segreto, un successo lungo 226 anni!, inserita all'interno del ricco programma del Festival Cimarosa torna a casa. Il convegno si è aperto con i saluti dell'Assessore alla Cultura del Comune di Aversa, Alfonso Oliva, e da un prezioso intervento di don Gerardo Sangiovanni dedicato al racconto degli anni in cui fu posta la lapide commemorativa all'esterno della casa natale di Cimarosa a ricordarne, appunto, l'importanza storica. Dopo l'intervento di Nicola De Chiara, giornalista e appassionato storico di cose aversane che ha ricordato il ritrovamento dell'atto di battesimo di Cimarosa avvenuto nel 150 anni fa a opera di Gaetano Parente, è intervenuto il musicologo giapponese Takashi Yamada che, riportando a come esempi alcuni frutti dei propri studi cimarosiani, ha ricordato l'internazionalità di cui godette il musicista, invitando nel contempo la città di Aversa ad aprirsi a esperienze internazionali proprio nel nome dell'illustre concittadino.

'Il matrimonio segreto'

Il convegno si è concluso con un intervento di Simone Perugini, considerato tra i massimi esperti di Cimarosa, il quale, nella veste di direttore d'orchestra e musicologo, ha presentato al numeroso pubblico presente, l'opera più celebre del compositore aversano, Il matrimonio segreto. Perugini, attraverso una serie di supporti multimediali e di ascolti, si è soffermato principalmente sui rapporti tra Cimarosa e Mozart e tra Cimarosa e Rossini, dimostrando attraverso numerosi esempi musicali da una parte quanto il genio austriaco dovesse, in termini di influenze stilistiche, alla Scuola Napoletana in generale e a Cimarosa in particolare; attraverso poi il raffronto tra celebri brani de Il matrimonio segreto e La cambiale di matrimonio e La Cenerentola di Rossini, Perugini si è soffermato sull'eredità musicale lasciata da Cimarosa ai musicisti che hanno operato dopo di lui e che lo hanno sempre guardato con somma ammirazione. Li ascolti tratti da Il matrimonio segreto erano ripresi da una recente registrazione discografica, diretta dallo stesso Perugini, che ha avuto unanimi consensi di critica.