8 aprile 1973 a Mougins, nel sud della Francia, si spegneva all’età di 91 anni Pablo Picasso, senza dubbio uno dei protagonisti più autorevoli della scena artistica del secolo scorso, la figura che più profondamente ha segnato l’arte del Novecento, rivoluzionandone metodi e canoni estetici. Artista eclettico e geniale ha dato vita ad alcune delle correnti e avanguardie più significative. A 45 anni dalla sua scomparsa lo ricorda una mostra del Museo d’arte della Svizzera italiana (Masi) di lugano: «Picasso Uno sguardo differente», in programma fino al 17 giugno.
Realizzata in collaborazione con il Musée national Picasso di Parigi e curata da Carmen Giménez, una delle massime esperte dell’artista e fondatrice ed ex direttrice del Museo Picasso di Málaga, l’esposizione ha numerosi pregi.
Un viaggio di oltre 60 anni
Il primo è quello di abbracciare un arco di tempo molto lungo – dal 1905 al 1967 – mostrando praticamente l’intero percorso creativo del maestro spagnolo. Visto anche il numero elevato delle opere in mostra, 120 di cui 105 disegni e 15 sculture, l’esposizione del Masi può dunque configurarsi come un viaggio nell’intera opera dell’artista. L’occasione per fare la sua conoscenza o per coglierne aspetti inediti. Proprio la quantità delle opere in mostra, consente di scoprire un Picasso meno conosciuto, a tratti più intimo.
Tra le opere esposte spiccano: Testa femminile: Fernande del 1909; il collage con natura morta Bicchiere, bottiglia di vino, pacchetto di tabacco, giornale del 1914; Minotauro ferito, cavallo e figure del 1936; Testa femminile del 1962. Particolarmente significativo lo spazio riservato alle opere su carta, numerosi lavori in cui l’artista si confronta con varie tecniche: il disegno, l'acquerello, il collage, il pastello, il gessetto, il carboncino e l'inchiostro.
Un’attività frenetica che mostra il carattere di Picasso sempre alla ricerca di nuove forme espressive. È proprio attraverso i disegni e le opere su carta che si può meglio cogliere la sua evoluzione artistica: dal periodo del cubismo analitico dei primi anni del secolo al passaggio alla fase del cubismo sintetico della metà degli anni ’10; dal “pluristilismo simultaneo”, a partire dal 1919 fino agli anni della Guerra Civile spagnola, con alcuni disegni che anticipano e prefigurano Guernica.
E poi ancora le opere del dopoguerra dedicate alla sua nuova musa ispiratrice Jaqueline Roque, fino agli ultimi anni Sessanta, dove ancora si può vedere la sua ossessione erotica, accanto ad altri di carattere più intimo e familiare.
Il ruolo della scultura
Altro aspetto significativo della mostra è lo spazio dedicato alla scultura, uno dei mezzi espressivi più cari a Picasso ma spesso trascurato. Con 15 opere, la mostra permette di osservare l’evoluzione della creatività dell’artista andaluso anche in questo campo. Tra Testa femminile del 1909 e Testa femminile del 1962 passano, infatti, oltre 50 anni, e la mostra permette di assistere all’evoluzione della produzione picassiana nella scultura attraverso le diverse fasi: dalla genesi del cubismo al collage-pliage, dalla creazione dell’oggetto volatile alle strutture filamentose, fino al gusto Pop degli anni ’60.
Non mancano, dunque, gli spunti interessanti per una gita sul lago di Lugano e per visitare la mostra. Mostra che può essere vissuta come uno sfizioso e sostanzioso antipasto di un’altra esposizione che animerà il panorama artistico nei prossimi mesi: «Picasso e il mito», in programma a Palazzo Reale di Milano dal 18 ottobre 2018 al 17 febbraio 2019. In mostra circa 350 opere che trattano e mostrano il rapporto tra l’artista spagnolo e la bestialità e il repertorio mitologico, tra fauni, centauri e minotauri.
Una produzione artistica immensa
Se si considera che in queste settimane è in corso un’altra esposizione dedicata all’artista andaluso a Genova - «Capolavori del Museo Picasso, Parigi», Palazzo Ducale fino al 6 maggio - e che queste esposizioni seguono di pochi mesi quella del Guggenheim di Venezia, «Picasso.
Sulla spiaggia», terminata il 7 gennaio, appare evidente come l’artista spagnolo sia sempre più protagonista della nostra scena culturale e dell’intero sistema dell’arte. Quasi un’icona pop, capace sempre di attrarre visitatori e suscitare interesse. A questo successo non è estranea anche una produzione artistica immensa - il solo Musée national Picasso di Parigi, nello splendido Hôtel Salé, contiene più di 4750 opere dell’artista di cui 297 quadri e oltre 4000 disegni - che consente di realizzare, quasi in contemporanea più esposizioni, tutte originali e di alto livello.
«Picasso Uno sguardo differente» Museo d’arte della Svizzera italiana, LAC Lugano Arte e Cultura in piazza Bernardino Luini 6 a Lugano. Orario di apertura: martedì domenica 10.00-18.00 (giovedì fino alle 20.00)