Pare che i tatuaggi stiano ora incrementando la loro presenza su deltoidi e distretti corporei vari. In special modo fra gli adolescenti, ma non solo, e dopo un breve periodo di flessione, tatuaggi e piercing ricominciano a ‘parlare’. Essi ‘parlano’, ovviamente, come linguaggio simbolico. Nell’antichità definivano l’appartenenza di un individuo a un gruppo. Oppure segnalavano un passaggio di status. Comunque sia comportavano sacrificio, dolore e coraggio. La scrittrice Caterina Bonvicini, tralasciando per questa volta il tema del tatuaggio, ha voluto usare come fil rouge del suo ultimo romanzo l’argomento restante, il piercing.

Il libro, che sarà pubblicato il 5 giugno 2018, si chiama concisamente “Fancy Red” (Mondadori, pagine 300).

La trama di “Fancy Red”

Quando un corpo esanime e privo di vita si mostra tra le pieghe di un thriller, possono esserci molte giustificazioni. Ma per i protagonisti della storia narrata dalla scrittrice bolognese, esso è solo una presenza pericolosa. Il protagonista maschile non sa bene come, quel cadavere, sia arrivato lì. La sua incapacità a non riconoscere la provenienza della donna morta è accomunata a quella del non sapere chi abbia compiuto il misfatto. “Sei stata tu?”, chiede alla sua compagna di disavventura. La risposta, purtroppo per lui, è: “No”. Che sarebbe rassicurante se, dopo una breve pausa, l’interrogata non aggiungesse: “…Sei stato tu”.

I due sono in una lussuosa camera d’albergo. A Lindos, in Grecia. Oltre a lui che chiede spiegazioni a una ragazza che, tra le lacrime, cerca di informarlo come meglio le riesce, c’è quell’ingombrante e inappropriato corpo di donna: una donna che, tuttavia, lui conosce da tanto, sua moglie.

Diamanti e piercing

Lei è una giovane senza precisa collocazione.

Lui si chiama Filippo. La moglie, Ludovica detta Ludò. Non c’è altro da fare: presi dal panico, la ragazza sconosciuta e il marito della donna trapassata si alzano dal letto e, con i dovuti accorgimenti, portano via il corpo dal sontuoso albergo greco: in seguito si dirà che Ludò è annegata mentre nuotava. Più prosaicamente, la coppia l’ha buttata in mare.

Eppure Filippo non è un individuo di così scarso profilo umano. Il fatto è che, di quella notte greca, non ricorda niente. Con Ludovica si erano conosciuti in seguito ad una trattativa. Lui è gemmologo; lei lo aveva contattato perché aveva ereditato i gioielli della madre. Vendette tutto meno il Fancy Vivid Red: un rarissimo diamante rosso montato come un piercing. Sarà proprio quel diamante a far sbocciare tra loro un amore geloso e ardente. E sarà il Fancy Red a spingerli alla ricerca dell’avventura intorno al mondo. Fino al black out della notte malsana di Lindos.