Era circa un anno fa quando le dichiarazioni di Rose McGowan e Asia Argento riguardo le violenze subite dal regista e produttore Harvey Weinstein ruppero il silenzio intorno ai casi di molestie nel mondo dello spettacolo esortando centinaia di donne a farsi avanti e denunciare i propri aggressori, molto, troppo spesso, protetti dal loro ruolo e dal loro potere.
Dall'Italia alle Americhe, il movimento "MeToo" ha raccolto velocemente consensi rivelando il volto nascosto di alcune delle più note personalità del cinema e dello showbiz, stroncandone la carriera: è il caso del comico, attore e performer Louis CK, accusato da 5 donne diverse di essersi masturbato davanti a loro senza consenso, ma dopo quasi un anno di silenzio due giorni fa il comico statunitense ha fatto la sua prima apparazione pubblica a New York, seguito dagli applausi.
La conferma delle accuse ed il ritiro a vita privata
Al momento delle accuse, CK era all'apice della sua carriera: 20 anni di spettacoli, due serie tv alle spalle, decine di comparse al cinema e un film da protagonista in cantiere. Lo stile unico, la cruda e brutale sincerità, una mimica coinvolgente, lo hanno reso col tempo l'indiscusso nuovo re della Stand-up Comedy, un'arte che ha regalato al mondo geni del calibro di Lenny Bruce, George Carlin e Bill Hicks, più profeti che comici, la cui eredità è stata magistralmente raccolta da Louis CK grazie alla sua capacità di mixare sul palco risate, riflessioni e problemi con cui chiunque ha avuto a che fare nel corso della vita.
Tanti anche i riferimenti sessuali e le strane fantasie che sovente hanno divertito il pubblico durante gli spettacoli, peccato però che in quelle battute di fantasioso c'era ben poco: a notizia trapelata, CK non ha smentito l'accusa di essersi ripetutamente masturbato di fronte ad alcune donne che aveva frequentato nel tempo, uno scenario certo ben diverso dai ricatti sessuali che hanno coinvolto il mondo del cinema, ma abbastanza grave da portare il comico a ritirarsi immediatamente a vita privata e a perdere il suo accordo di produzione con i colossi FX, Netflix e HBO.
Louis era pronto anche per sbarcare al cinema con un film incentrato sulla sua vita e le sue figlie, prodotto che ovviamente non ha mai visto la luce.
Il ritorno del re
Come in tutti i casi portati a galla dal movimento "MeToo", quello di Louis CK è stato decisamente doloroso: l'arte oratoria insita nel lavoro del "comedians" aveva dopo tanti anni ritrovato una bandiera degna del suo passato, ed accettare che dietro un uomo tanto acuto e brillante come lui ci fosse un predatore sessuale era decisamente un colpo troppo amaro.
A sorpresa però, due giorni fa Louis CK è tornato nuovamente sul palco durante uno spettacolo al "Comedy Cellar" di New York con la stessa naturalezza che lo ha da sempre contraddistinto.
Secondo l'opinione del propiretario del locale Noah Dworman, l'esibizione è stata "ordinaria per lui", ma è certo che non sia stato facile affrontare nuovamente il pubblico a viso aperto.
Continua Dworman: "È stato molto difficile, anche per noi. Tutto ciò che sapevamo è che non è giusto impedire che si esibisca di nuovo, ma momento per farlo non si sa quale sia. Ci siamo buttati insieme a lui e speriamo vada bene". Dopo 15 minuti di monologo, privo di qualunque menzione alla vicenda molestie, CK ha abbandonato il palco sotto una pioggia di applausi, un chiaro segno che nonostante la vicenda l'amore per il comico è ancora vivo.