Lo scorso 26 ottobre è uscito 'Lo spirito che suona' il nuovo album dei Cor Veleno del compianto Primo Brown, che include numerose strofe inedite del rapper scomparso nella notte di Capodanno tra il 31 dicembre 2015 il primo gennaio 2016, che sono state riutilizzate da Squarta e Grandi Numeri – gli altri due membri dello storico gruppo hip hop romano – per creare dei nuovi brani. Al disco hanno preso parte numerosissimi esponenti di spicco del rap italiano, come Johnny Marsiglia, Madman, MezzoSangue, Marracash, Coez, Gemitaiz e Danno dei Colle Der Fomento, ma anche qualche artista proveniente da differenti universi sonori, come ad esempio Roy Paci e Giuliano Sangiorgi.

E proprio questi ultimi sono i protagonisti – assieme ovviamente a Squarta, Primo e Grandi Numeri – del brano 'Niente in cambio', traccia numero 6 della tracklist de 'Lo Spirito che Suona', scelta dal gruppo per estrapolare un video ufficiale, caricato sul canale YouTube dei Cor Veleno pochi giorni dopo l'uscita dell'album.

Il video però al momento ha totalizzato 'soltanto' 90.000 visualizzazioni, un numero che potrebbe sembrare elevato ad un occhio inesperto, ma che nella realtà dei fatti delude le aspettative. Il traguardo dei 90.000 plays in poco più di 10 giorni risulta infatti significativamente esiguo se paragonato ai risultati ottenuti in questo stesso periodo dai vari rapper e trapper italiani.

Al momento la clip viaggia al ritmo di poco più di mille visualizzazioni al giorno, un incremento minimo, paragonabile a quello dei video di molti artisti emergenti, poco più che sconosciuti. Il dato non è passato inosservato a Mauro Belardi, padre di Primo Brown, che ha voluto sottolinearlo sul suo profilo Facebook, manifestando un evidente rammarico.

Parla il padre di Primo Brown: 'Utenti del web non capite un c***o'

Queste le parole di Mauro Belardi, padre dell'autore di 'Le guardie i pompieri l'ambulanza', diffuse via Facebook e successivamente rilanciate dalla nota pagina 'Rap Italiano: Senti come suona': "Poco più di 89.000 visualizzazioni per questo capolavoro, cantato e suonato da Dio, che delusione..

e poi vedo in giro milioni di visualizzazioni per delle ca***e pazzesche! Scusate l'eufemismo, ma miei cari utenti del web non avete capito un c***o! Amen"

Sotto al post hanno rapidamente cominciato ad accumularsi commenti di conforto scritti dai sostenitori di Primo Brown, emblematiche in tal senso le parole di questo utente: "Amico Mauro, capisco perfettamente il tuo visto di vista e in un mondo diverso da questo sarebbe andata in maniera differente. Credo però che l'amore, la bontà e la professionalità di tuo figlio Primo non debba misurarsi con like e visualizzazioni, anche perché oggi come oggi ciò che tira maggiormente è il trash, vera e propria spazzatura di cui la maggior parte delle gente ormai si ciba. 89.000 persone sincere e che restano fedeli sono molto meglio di 1.000.000 di persone che preferiscono immondizia. Almeno io la vedo così. Un abbraccio Mauro."