Esce oggi 'Paranoia Airilines' il nuovo attesissimo album di Fedez, disponibile da qualche ora in formato fisico, oltre che su tutte le principali piattaforme di streaming musicale. Nonostante il disco sia uscito da pochissimo, è già arrivata la prima stroncatura degna di nota: è quella di Michele Monina, senza ombra di dubbio uno dei critici musicali più attivi ed influenti degli ultimi anni in Italia.
Monina ha pubblicato nella tarda mattinata di oggi un articolo che, oltre a rappresentare una recensione, a dir poco negativa, del nuovo album del compagno di Chiara Ferragni, può sicuramente essere inteso come una durissima critica al personaggio Fedez nel suo insieme, una figura estremamente popolare, che però nell'idea di Monina non può e non deve essere considerata come quella di un vero artista.
Le parole di Monina: 'Fedez non è un artista'
Secondo Monina Fedez non è un artista perché "A oggi non ha prodotto nulla che esuli dal campo del marketing spicciolo". Emblematico in tal senso quanto accaduto con il brano 'Prima di ogni cosa', pezzo che il cantante ha pubblicato anticipatamente rispetto al resto dell'album, dedicandolo al figlio Leone, che compare anche nel video. Secondo Monina anche questo brano, descritto da Fedez come intimo e personale, altro non rappresenterebbe che un'operazione di marketing. A riprova della sua tesi l'autore dell'articolo ha sottolineato come la canzone sia stata poi utilizzata da un popolarissimo marchio tecnologico, per la pubblicità dell'ultima serie di smartphone.
"Neanche il più cinico dei cinici darebbe una canzone nata per proprio figlio, così, per far cassa", ha dichiarato Monina, appena prima concentrare le sue attenzioni sul resto del contenuto dell'album, definito sostanzialmente come banale, superficiale e scontato. Queste le parole di Monina: "Vuole renderci partecipi del fatto che anche lui ha paturnie e paranoie come tutti noi, ma sempre rimanendo nel campo dei pensierini-ini-ini".
Una televendita più che un disco
Essere banali parlando di insicurezza secondo Monina è ben più grave che esserlo parlando d'amore, sentimento sicuramente inflazionato e abusato nella musica contemporanea, perché l'insicurezza rappresenta uno dei grandi mali del nostro tempo, utilizzare quindi questo sentimento per realizzare un disco così superficiale, "Tradisce solo p********e".
Stroncatura totale anche dal punto di vista tecnico-musicale. Nell'ultima parte della recensione Fedez è stato infatti descritto come incapace a rappare e a cantare, ma anche ad utilizzare l'auto-tune. In conclusione Monina ha descritto 'Paranoia Airlines' come un qualcosa di più vicino ad una televendita piuttosto che ad una produzione artistica, rimarcando ulteriormente l'onnipresenza mediatica di Fedez. Emblematica in tal senso la chiusura dell'articolo: "Stoc****tto è dietro l’angolo, con o senza paranoie. E per noi poveri Cristi mai una gioia".