In occasione della Giornata Mondiale della Croce Rossa, che ogni 8 maggio celebra il lavoro di soccorso svolto in tutto il mondo da milioni di volontari, oltre venti artisti pavesi pubblicano il brano corale “La Croce Rossa c'è”. L'idea, nata tra i soccorritori del Comitato di Voghera (PV), si inserisce all'interno del progetto CRI “Un'Italia che aiuta”. Il suo obiettivo è comunicare che la Croce Rossa è un’associazione dalla quale si può ricevere e si può anche dare, ovvero una possibilità per essere amati e per amare. Di questo e molto altro abbiamo parlato con Chiara Fantin, presidente del Comitato di Voghera della Croce Rossa Italiana.
Il videoclip musicale
Oggi è la Giornata Mondiale della Croce Rossa, quest'anno senza alcuna iniziativa in piazza. Il Comitato di Voghera ha deciso di celebrare ugualmente, nel rispetto delle regole, realizzando un brano musicale e un videoclip. Com'è nata questa idea?
"Volevamo fare una cosa diversa, per dare un volto a tutti i soccorritori che stanno vivendo in prima linea questa emergenza. Nel video, purtroppo, non siamo riusciti a mettere tutti, perché tra dipendenti e volontari sono davvero tanti. L'idea è venuta al produttore Oscar Barbieri, che ci ha letteralmente regalato una canzone: l'ha scritta, l'ha cantata, ha contattato gli altri artisti. È stata un'idea subito condivisa da tutto il Comitato".
Il brano, infatti, vanta la collaborazione di alcuni tra i cantanti più amati del territorio pavese. Si aspettava tutto questo affetto?
"Assolutamente no e li ringrazio tantissimo. Ma la risposta positiva non è stata solo quella dei cantanti: la popolazione tutta ci è vicina e ci fa un immenso piacere".
Nel videoclip del brano (disponibile qui sotto, ndr), l'intero Comitato vogherese si è divertito a fare il playback sulle voci dei cantanti originali.
Com'è stato regalarsi qualche momento di risate dopo oltre due mesi di vero inferno?
"È servito per sdrammatizzare la situazione. Ci siamo regalati un sorriso. Ci ha donato qualche momento di serenità in un periodo in cui ne vediamo davvero poca".
L'emergenza coronavirus
Qual è stato il momento in cui avete realizzato la gravità di questa emergenza?
"Quasi da subito. Abbiamo cercato di mantenere la calma per non incutere terrore all'esterno, ma le sirene, per esempio, non potevamo farle tacere. L'Ospedale di Voghera ha aperto subito il pronto soccorso nuovo, creando un reparto covid-19 proprio dietro la nostra sede. Anche nei momenti di pausa, quindi, l'emergenza era sempre sotto i nostri occhi. Arrivavano ambulanze anche da Codogno, Piacenza ed altri luoghi. Venivano qui perché da loro non c'era più posto".
Immagino si sia creato un grande spirito di collaborazione tra i vari territori.
"Certamente. Per esempio, i nostri soccorritori sono andati a Bergamo con una nostra ambulanza per supportare le esigenze del Comitato. Non avevano mezzi e personale a sufficienza per fronteggiare l'emergenza e noi ci siamo messi a disposizione.
Anche le associazioni di soccorso si sono unite indistintamente. Ma mi lasci dire una cosa..."
Prego.
"Devo ringraziare tutti i dipendenti e i volontari del Comitato di Voghera. Sono stati dei “grandi”. Alcuni sono rientrati dalle ferie e tutti loro hanno fatto orari improponibili. Ognuno ha contribuito come poteva, per esempio con la distribuzione dei viveri, la spesa a domicilio ed altri servizi. Siamo un grande gruppo".
Qual è stato il momento più difficile di questi due mesi?
"Guardi, io sono stata eletta presidente il 16 febbraio e cinque giorni dopo è stata dichiarata pandemia. Non le nascondo che sono scese tante lacrime, per questo non voglio smettere di ringraziare. Tutto il Comitato mi è stato vicino, cercando di colmare la mia inesperienza e senza mai rifiutare le mie richieste di aiuto.
È capitato di arrivare a casa la sera e piangere, convinta di non farcela".
Eppure ce l'ha fatta.
"Diciamo che non avevo molte alternative. Non potevo lasciarli soli".
La cosiddetta “fase 2” è iniziata da pochi giorni. Quali sono i suoi sentimenti a riguardo e cosa si sente di suggerire ai lettori?
"Direi a tutti di prestare attenzione e di usare la testa, perché ci sono ancora tanti interventi e l'emergenza non è assolutamente finita. La mia paura, come quella di tutti coloro che lavorano in ospedale, è che ci possa essere una ricaduta. Chi ha visto la situazione da vicino, ha tutte le ragioni per pensarlo".
Si discute spesso dell'assenza di figure femminili nel comitato tecnico-scientifico che sta coadiuvando il lavoro del Governo nel fronteggiare questa emergenza.
La Croce Rossa, invece, sembra andare verso la direzione opposta...
"Confermo. Le dico solo che, pochi giorni fa, è stato eletto il presidente regionale ed è una donna. Io, comunque, sono convinta che a contare siano le competenze e non il genere d'appartenenza. Quando portiamo la divisa siamo tutti uguali, uomini e donne".
Lei dirige un team gigantesco formato da 36 dipendenti e circa 300 volontari. Qual è la parte più difficoltosa e quale, invece, le riempie maggiormente il cuore?
"La più difficile è prendere decisioni che vadano bene per tutti, senza creare discriminazioni o malumori. Quella che mi riempie il cuore, invece, è vedere che tutti, ognuno con le sue possibilità, cerca di starmi vicino e darmi consigli.
Siamo davvero una grandissima famiglia".
Artisti uniti per la Croce Rossa
Il brano “La Croce Rossa c'è” ha visto collaborare oltre venti artisti molto amati dal pubblico pavese: Oscar Barbieri, Valentina Leporati, Paola Lopane, Lorenzo Cidda, Barbara Compagnoni, Giulia Thaler, Junior Caccialupi, Micol Caccialupi, Barbara Beretta, Lia Castelletto, Melody Castellari, Carlo Andreoli, Anthony Baker, Vito Romito, Malo Zatarra, Georgia Portinari, Katia Palmer, Luisa Rovatti, Diego Cammarata, Maurizio Secchi, Jack Cammarata ed Hernan Brando. L'intera scrittura e produzione del brano è stata curata da Oscar Barbieri. Il singolo ufficiale uscirà anche sui digital store: la data di pubblicazione è fissata per venerdì 15 maggio.
Per la Croce Rossa, la musica si è unita anche a livello nazionale: è uscito oggi, infatti, il singolo “Ma il cielo è sempre più blu” cantato da oltre cinquanta artisti italiani.