L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia celebra Giovanni Pierluigi da Palestrina con “Super Flumina”, l’evento organizzato il 4 dicembre alle 18 nello Spazio Risonanze dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, in occasione dei 500 anni dalla nascita del grande compositore della polifonia rinascimentale. L’appuntamento è a ingresso libero fino a esaurimento posti, con prenotazione sul sito dell’Accademia. Maestro insigne della musica sacra e figura centrale della tradizione corale romana, Palestrina ebbe un ruolo fondamentale anche nella storia dell’Accademia: nella seconda metà del Cinquecento alcuni Maestri di Cappella e Cantori lo elessero presidente, dando vita alla più antica istituzione musicale d’Italia.
La serata si aprirà alle 18 con un’introduzione del musicologo Simone Baiocchi, che ripercorrerà la vita, le opere e l’eredità artistica del “Principe della musica”, soffermandosi sulla sua influenza nella formazione della musica sacra e nel percorso storico dell’Accademia. Alle 18:30 i Polifonisti di Santa Cecilia – gruppo vocale formato per l’occasione all’interno del Coro della Fondazione – proporranno un concerto dedicato ad alcune delle composizioni più celebri di Palestrina, affiancate da un racconto di Sandro Cappelletto, liberamente ispirato al Doktor Faustus di Thomas Mann. Il romanzo intreccia musica e letteratura e colloca una parte della vicenda proprio nella città natale del compositore, creando un ponte ideale tra storia, mito e riflessione artistica.
L’eredità di Giovanni Pierluigi da Palestrina nella musica sacra
Giovanni Pierluigi da Palestrina, nato nell’omonima cittadina laziale nel 1525 e morto a Roma nel 1594, è una delle figure centrali della musica sacra rinascimentale. Le sue oltre centocinquanta messe e i numerosi mottetti rappresentano tuttora un modello di purezza polifonica e costituiscono una fonte d’ispirazione per generazioni di compositori e direttori di coro. Palestrina lavorò nelle principali basiliche romane — tra cui San Pietro, dove fu maestro della Cappella Giulia — ed era particolarmente stimato per la capacità di unire rigore formale ed espressività spirituale. Il suo nome è indissolubilmente legato allo sviluppo della musica liturgica e ogni iniziativa che lo ricorda contribuisce a mantenere viva una tradizione fondamentale per la cultura europea.
Le celebrazioni organizzate dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia si inseriscono nella più ampia attività di valorizzazione della musica antica portata avanti dall’istituzione, che da oltre un secolo rappresenta un punto di riferimento nazionale e internazionale per la diffusione della musica classica e sinfonica. Gli eventi dedicati a Palestrina arricchiscono il calendario musicale romano, coinvolgendo un pubblico variegato e appassionato.
L’Auditorium Parco della Musica e l'accademia Santa Cecilia
L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, fondata nel 1585, è tra le più antiche istituzioni musicali al mondo. Nata come associazione di musicisti, nel corso dei secoli ha ampliato la propria attività, dedicandosi alla promozione della musica colta e alla formazione di nuove generazioni di esecutori.
Oggi opera stabilmente all’Auditorium Parco della Musica di Roma, complesso progettato da Renzo Piano e inaugurato nel 2002, uno dei più importanti centri musicali europei per ampiezza, qualità acustica e ricchezza del cartellone. Le numerose iniziative che coinvolgono artisti di fama internazionale confermano l’Accademia come un pilastro del panorama culturale italiano.
L’omaggio a Palestrina rappresenta non solo un momento di approfondimento e memoria storica, ma anche la conferma del ruolo dell’Accademia come custode e promotrice del patrimonio musicale italiano. Le scelte artistiche che favoriscono la collaborazione tra musicisti, attori e studiosi evidenziano la volontà di coniugare divulgazione culturale e alto livello artistico, in piena continuità con la sua missione istituzionale.