E facciamocelo questo pisolino. Se ne abbiamo il tempo e ce lo concediamo, possiamo trarne solo beneficio. Aumentare la nostra creatività e le nostre funzioni decisionali, per esempio.

El Merenderos aveva già capito tutto

Fare il pisolino non è prerogativa soltanto di chi vive nei paesi caldi (ve lo ricordate il Merenderos di Carosello, il messicano che con altri se ne stava seduto a prender sonno, cappello in faccia per farsi ombra al sole), o dei contadini che si svegliano presto e recuperano il riposo dopo la siesta del mezzogiorno, durante le ore più calde d'estate.

Il termine siesta infatti deriva dal latino Hora Sexta, o sesta ora in italiano, appunto l'ora del mezzogiorno. Il pisolino fa bene a tutti, considerando anche che ne abbiamo sempre più bisogno, dormendo nel tempo sempre di meno. Secondo uno studio del Brigham and Women's Hospital di Boston, negli stati Uniti, si dorme meno di sette ore per notte, contro le 8/8.30 di una volta. Non in Italia, però. Popolo di dormiglioni. Noi arriviamo a trascorrere a letto poco meno di otto ore delle nostre 24. Più il pisolino è lungo, maggiori sono i vantaggi che ne possiamo trarre. Il nostro cervello subisce una sorta di ricarica attraverso di esso. Se però il sonno pomeridiano ha una durata superiore ai trenta minuti (60/90 minuti), al risveglio saremo un po' frastornati, e al momento di coricarci la notte, saremo meno stanchi e ci addormenteremo di conseguenza un'ora più tardi.

Anche la Nasa dice la sua

La Nasa che ha effettuato studi sull'argomento in questione, rivela che far riposare militari che ne sentano la necessità per una trentina di minuti (piloti di volo che verranno in quel mentre sostituiti da altri), migliora del 34% la loro prestazione e del 54% la loro attenzione durante il volo successivo.

Il pisolino ideale, secondo quanto scrive nel suo libro Sara Mednick, studiosa del sonno, andrebbe concepito nell'orario che va dalle 7 alle 7 ore e 30 dal momento del risveglio. Dalle 13 alle 15 andrebbe benissimo. Paragonando gli effetti poi di un pisolino a quelli del caffè, è il primo che ne esce vincente. Il caffè può dare un immediato senso di risveglio, ma da solo non ci impedisce di avere in parte ridotta la nostra attenzione, quando il nostro corpo avverte segni di stanchezza.

Se quindi ne sentiamo la necessità, meglio associare le due cose. Un caffè, seguito subito da un riposo di 20/30 minuti. Et voilà. La caffeina ha il tempo di entrare in circolo mentre noi entriamo, seppur per poco, nel mondo dei sogni. Con tanto di nuova energia.