Dall’ormai ortodossa idea dell’intelligenza legata a fattori ereditari, si è passati a considerarla un’abilità legata molto di più alla flessibilità e alla creatività; si è anche abbandonata il concetto di un'unica intelligenza e si è passati a credere che ne esistano ben 7! Ma cos’è esattamente? Beh sicuramente è una facoltà che implica la capacità di adattarsi e innovarsi: abilità che sono direttamente influenzate dalla plasticità del cervello; sottolineato ciò, l’intelligenza è direttamente relazionata ad altre abilità: è capacita nel risolvere problemi, è ragionamento, ma anche memoria, competenza linguistica e introspezione.

Se per l’intelligenza è così facile trovare una definizione, (caso strano) non altrettanto altrettanto facile per la sua antagonista numero uno: la stupidità. Il concetto, infatti, sembra sfuggire da ogni concezione teorica, perché non si tratta esattamente del contrario dell’intelligenza: esistono infatti persone intelligenti che a volte si comportano da stupide.

Intelligenze multiple

"Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido".

Quanti di voi saranno stati derisi e presi per stupidi dopo aver sbagliato un esercizio di matematica o uno di italiano, ma lo siete per forza davvero? Secondo lo psicologo statunitense Howard Gardner no!

Dopo numerosi studi compiuti su bambini dotati di diverse capacità intellettive, Garden formulò la teoria delle intelligenze multiple. Secondo lo studioso i test utilizzati per misurare l’intelligenza (Q.I.) sono focalizzati solo su due tipologie di intelligenza: quella logico-matematica e quella linguistica, mentre ne esisterebbero altre cinque, se non di più!

Nel suo libro "Frames of the Mind" individua queste altre facoltà intellettive: spaziale, musicale, cinestetica, interpersonale e intrapersonale. L’idea di Garden è quella di sradicare la vecchia concezione dell’intelligenza, come un fattore unitario e di sostituirla con la nozione di un’intelligenza dinamica, articolata in più settori ognuno adibito a uno specifico campo.

Stupido è chi lo stupido fa

Il primo stupido della storia? Beh di certo Adamo, che per gustare un frutto ha perso il paradiso. Ma esattamente cos’è la stupida? Secondo un esperimento condotto dallo psicologo Balazs Aczel, dell’Eötvös Loránd University di Budapest, ci sono tre situazioni che ci spingono a comportamenti stupidi: fiduciosa ignoranza, esempio scontato quando ci mettiamo al volante dopo un bicchierino di troppo (tanto gli incidenti capitano sempre agli altri); mancanza di controllo, arriviamo tardi ad un appuntamento per finire di vedere l’ultima punta di una serie TV (di certo avevate calcolato bene i tempi); assenza mentale, attraversiamo la strada rispondendo a un messaggio. Ma la stupidità è solo qualcosa di negativo?

C’è chi pensa che abbia una sorta di funzione evoluzionistica, perché se relazionata con un atteggiamento irrazionale porta ad innovazioni ingegnose, a pensare fuori dagli schemi e a correre rischi che normalmente non si prenderebbero in considerazione. Quindi dai, non abbattetevi, magari avete scoperto voi la ruota.